[ « indietro ]     Di solito il "segnale" è un forte rumore che si sente nella stanza attigua, davanti casa o alle nostre spalle. Si cerca di capire ciò che abbia potuto provocare il rumore, si tenta di attribuire ad esso una causa razionale, concreta, materiale. Si entra nell'altra stanza o si esce fuori casa oppure ci si volta di scatto tentando di capire da cosa si sia potuto generare lo strano rumore, cercando qualcosa a terra, un oggetto che magari cadendo abbia potuto provocare il rumore, ma i tentativi di spiegazione risultano vani: il rumore resta inspiegato. Dopo qualche tempo, poi, si viene a sapere che proprio in coincidenza con quel giorno e con l'ora in cui è stato avvertito l'inspiegabile rumore, è successo qualcosa di brutto ad una persona a noi cara: un malore, un incidente, la morte.

Se vogliamo è un presagio funesto ma il suo contenuto specifico resta oscuro. A differenza dei messaggi che, in qualche modo si ritiene possano essere decodificati se si è in possesso di particolari "saperi", ossia se si padroneggia lo specifico linguaggio necessario per poterli "leggere" (cioè per poterne comprendere il significato), nel caso dei "segnali" il loro significato resta imperscrutabile.

Un "segnale", quindi, si caratterizza per la forma in cui si manifesta - un rumore improvviso -, per la sua inspiegabilità - non si conosce cosa abbia potuto generare tale rumore - e per il carattere oscuro ed imperscrutabile del suo significato - nessuno può interpretarlo.

Manifestazione: I rumori strani nelle vecchie abitazioni sono tradizionalmente ritenuti segni della presenza di anime di defunti. Possiamo ripensare ad esempio alla scoperta della possibilità di comunicare con l'Aldilà (o all'invenzione dello spiritismo) ad opera delle sorelle Fox(2). Questi casi sono tuttavia manifestazioni della presenza di defunti il cui significato resta potenzialmente neutro, ossia non sono di per sé allarmanti, o può variare in base al contesto ed alle situazioni. I "segnali", al contrario, sono sempre presagi funesti, cioè segni che qualcosa di brutto sia avvenuto o stia per avvenire. Per tale motivo, i "segnali" sono in grado di suscitare apprensione e preoccupazione in coloro che li odono, poiché si incomincia a temere che da un momento all'altro possa giungere qualche notizia funesta relativa ad un parente o ad una persona cara.

Inspiegabilità: In relazione alla impossibilità di individuare una causa del rumore stesso, questa caratteristica non è propria di altri tipi di segni che pure si ritengono scaturire da una dimensione superiore o parallela al piano della realtà. Nel caso, ad esempio, dei piccoli incidenti che accadono a tavola o in casa - il contenitore del sale che si rovescia, l'olio che si versa sulla tovaglia, lo specchio che si rompe -, la causa materiale dell'incidente si conosce: di solito la disattenzione di una persona, al di là dei significati attribuiti all'incidente stesso. L'intrepretazione degli eventi è fornita da un codice di lettura che afferisce alla cultura popolare. La superstizione attribuisce a questi incidenti dei significati particolari, in base ad un processo di attribuzione di significato che lambisce il processo di attribuzione causale poiché è breve la distanza che intercorre tra l'interpretazione del significato di un segno e la convinzione che tale segno sia stato volutamente causato da entità che vivono in piani paralleli o superiori al mondo del reale.

Imperscrutabilità: Il "segnale" si differenzia da altri eventi ritenuti significativi dalla tradizione popolare poiché esso, al di là del suo accentuato carattere di perniciosità, non permette di conoscere la direzione verso cui tale forza malefica sia diretta, né in che forma si manifesti.
Alcuni sogni, ad esempio, possono essere interpretati in base a codici che permettono di decifrarli, molto spesso sedimentati nelle varie "smorfie" ma che tuttavia permangono nella tradizione orale (es. sognare "serpi" vuol dire dover avere a che fare con "malelingue", sognare "oro" vuol dire "inganno", sognare un "dente che cade" vuol dire "pericolo di vita per un parente" etc.). Nel caso dei "segnali", invece, non esiste un tale codice, forse anche perché non vi è un ventaglio tipologico che permetta di attribuire un significato specifico ad ogni differente manifestazione del fenomeno. Il "segnale" si manifesta solo in un modo - con un rumore inspiegato - e quindi la presenza di una sola modalità di espressione - di un solo "simbolo", dovemmo dire - non permette di disporre di differenti possibilità interpretative.     [ avanti » ]

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(2) In una casa di Hydesville - stato di New York - nella prima metà dell' '800 si raccontava si udissero forti rumori e si credeva fossero prodotti da anime di defunti. Il 31 marzo del 1848 Kate Fox, di 7 anni, che viveva nell'abitazione con tutta la famiglia, udendo questi rumori, chiese alla misteriosa presenza di ripetere i colpi da lei prodotti battendo le mani. Ricevette risposta e da allora in poi ci si convinse della possibilità di comunicare con l'Aldilà. Insieme alla sorella Margaret e ad una sorella piú grande, Leah, diedero vita allo "spiritismo", inteso sia come pratica che come credenza. Già le antenate delle tre donne avevano mostrato, nel passato, di possedere capacità medianiche. Inoltre l'esistenza e la vita quotidiana delle tre sorelle Fox fu costellata da fenomeni inquietanti ed inspiegabili che accadevano nelle abitazioni nelle quali andavano a vivere: mobili spostati, oggetti che fluttuavano nell'aria, mani gelide invisibili che sfioravano i corpi degli ospiti.
Le sorelle Fox riuscirono a mettere a punto un codice di comunicazione con le "presenza" che affermavano di percepire in quegli ambienti. Tale linguaggio era basato proprio sulla diversa combinazione dei "colpi" (raps) che chiedevano di emettere alle anime dei defunti in risposta alle loro specifiche domande, come se tali essenze incorporee, impossibilitate a parlare, potessero provocare fenomeni fisici (inspiegabili) capaci di produrre suoni.
(Tali notizie sono state tratte da La «Ghost story» negli Stati Uniti, testo di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco, introduzione alla raccolta Fantasmi americani - Tascabili Economici Newton n. 180)