[ Torna a pagina: 1 » ]     Che si trattino però di prodotti scadenti o di veri e propri capolavori, film e libri aventi come protagonisti i vampiri hanno sempre attirato largo consenso di pubblico e, di rimando, l’attenzione di media e critica, dando spesso il via a fenomeni commerciali di dimensioni immani. Provate, ad esempio, a dare un’occhiata ai film usciti nei cinema in questi ultimi tempi (e ai relativi indici di gradimento): vi accorgerete di come, globalmente, l’interesse verso l’horror e il fantasy sia aumentato considerevolmente di anno in anno. Provate anche a pensare che dal 1922, anno d’uscita del “Nosferatu” di Frederich Murnau, ai giorni nostri, i film sui vampiri apparsi sul grande schermo sono più di ottanta. Considerato infine che il primo racconto incentrato su un non-morto risale al 1819, ovvero “The Vampire”, scritto da John William Polidori, medico del famoso Lord Byron (da cui fu ispirato Bram Stoker, autore di Dracula) e che, da allora, centinaia di autori si sono interessati al medesimo argomento, il quadro che cerco di proporvi è completo.
Appare scontato, quindi, che la tradizione del vampiro sia arrivata ai giorni nostri ricolma di tutto lo splendore e la poesia che da secoli contiene.
Eppur, con il passare del tempo, qualcosa sembra essere cambiato. Il vampiro è divenuto vittima di un lento processo di umanizzazione, si è ovvero colmato di quella umanita da cui era stato privato nelle prime opere letterarie e cinematografiche. Ed ecco arrivare Intervista col Vampiro, appunto.
I non-morti non sono più incarnazione di un male supremo ed estemporaneo, non sono più esseri maligni privi di coscienza, com’erano dipinti nelle antiche leggende. Appaiono fragili, anche loro vittime di forze incomprensibili. Basterebbe leggere la serie completa delle Vampire Chronicles o di altri romanzi gotici contemporanei, per accorgersene. E tutto ciò non ha fatto altro che accrescerne il fascino.
Cosa succederebbe, quindi, se qualcuno cominciasse a narrarvi la storia della propria vita partendo dalla sua rinascita in quanto vampiro? Certo, non lo intervistereste, forse non gli credereste nemmeno, ridereste o lo prendereste per pazzo. Ed in fondo, forse, è meglio così: quel che un tempo era considerata realtà oramai è divenuto mito.