Il termine feticisti del sangue è stato coniato dalla moderna psicologia e descrive il caso di persone che provano un forte stato di eccitazione o soddisfazione psico-fisica alla vista, al contatto, al gusto del sangue; il piacere che ne deriva può essere anche di tipo sessuale.
L'elemento sangue in questi casi è generalmente inteso come sangue umano.
Nel caso in cui il sangue abbia una valenza erotica, il feticista del sangue necessiterà dell'oggetto della propria ossessione per poter raggiungere l'eccitamento sessuale.
Per alcuni feticisti può essere semplicemente un mezzo attraverso il quale dare o avere prova di fiducia o intimità, quindi trascendendo completamente l'aspetto erotico.
Nella cultura sado-maso vi sono parecchi giochi-di-sangue che prevedono l'uso di bisturi, lamette o altri oggetti fantasiosi con i quali procurarsi ferite, che in linea di massima sono di leggera entità.
Ci sono anche casi che sfociano in quello che può essere considerato autolesionismo puro: il procurarsi ferite, le quali a volte causano la perdita di conoscenza del soggetto.
Queste pratiche non sono determinate tanto dal piacere di provare il proprio dolore, quanto dalle sensazioni che vengono indotte dallo scorrere del sangue.
Questi individui, anche se non rientrano nella definizione di "vampiri", tuttavia devono essere considerati facenti parte della categoria degli HLV.