Porfiria, malattia del lupo mannaro
«Patologia rara che i medici rischiano di non saper diagnosticare»

La chiamano «malattia dei lupi mannari» perché impedisce di restare al sole, deforma e accorcia le dita delle mani. Ma anche «sindrome del vampiro», perché rende i denti rossi, come quelli di un vampiro che ha appena succhiato sangue.
La porfiria, invece, è una patologia grave e ancora in gran parte sconosciuta, al punto che non esiste in Italia dato certo sulla prevalenza. Era la malattia di Vincent Van Gogh, che probabilmente ha colpito anche re Giorgio III di Inghilterra vissuto tra il 1738 e il 1820: malattia ereditaria e metabolica, si manifesta inizialmente con un dolore all'addome intenso e persistente che può essere avvertito anche nella schiena o nelle cosce. Ed è spesso accompagnata da nausea, vomito, e (in misura minore) da ipertensione, tachicardia, sudorazione e pallore. Per fare il punto su questa malattia si è tenuto ieri un convegno promosso alle Molinette dalla nefrologa Caterina Canavese. «Obiettivo - spiegano i medici - non è solo quello di "ripassare" le caratteristiche di una patologia sommersa, ma anche di confrontarsi sulle possibilità terapeutiche». Il rischio, anche in ospedale, è che questa malattia rara non venga riconosciuta: come il caso di un uomo a cui era stato detto, in pratica, di cercare un istituto dove ricoverare la moglie malata, e di dimenticarsi di lei. Ieri alle Molinette sono stati presentati quattro casi clinici. In particolare quello di una donna di 38 anni che soffriva da circa sette anni di dolori addominali, a cui si è aggiunto presto un blocco del movimento, e quello di un´altra donna di 34 anni ricoverata in preda a depressione, allucinazioni, abbassamento del tono della voce, tachicardia e ipertensione.