[ Vai a pagina: 1 » ]     Dunque, tutte buone ragioni per tenerlo ben rinchiuso.
Lo so che è il peggiore, ed era ben custodito. Ma evidentemente non lo era abbastanza, che devo dirti! Sai bene quanto me che può succedere che qualcuno scappi e arrivi fino a te, ed è per questo che al momento la massima fiducia che poniamo è su di te. Tu non hai mai aperto il cancello a nessuno dei quattro fuggiti finora, e dubito che questo arriverà fin qui. E poi non sa il tuo nome.-
Ma chi è? Lo sapete?- ho chiesto, sempre più preoccupata.
Sapevo bene anche io che pensavano a me come la migliore sorvegliante del cancello, ma... ma se a intimarmi di aprire fosse stato lui...
Avrei avuto ben due motivi per aprirgli...
Il primo, avrebbe usato il mio nome, obbligandomi ad obbedire.
Il secondo, e quello che mi bruciava di più, era che in fondo in fondo lo amavo ancora e volevo ancora rivederlo, e saperlo accanto a me.
Mi avevano raccontato, i vari demoni con cui parlavo ogni tanto, che mi pensava spesso, che parlava spesso di me, e, aveva azzardato uno di loro, che forse mi amava ancora.
Quel che era certo, era che non era felice del fatto che avessi aperto la porta perché finisse dove stava al momento. Sempre che ci fosse ancora...
Ecco,veramente...- il demone ha fatto una pausa.
No, ti prego, no...
Dimmi che non è lui...
Tutti, tutti ma non lui...!!...
Lo sappiamo. -
Ho sentito la mia voce chiedere qualcosa come da lontano, come se fosse una persona molto lontana a parlare:- E chi è?-
Silenzio.
Sapevo cosa mi avrebbe risposto.
Astreal, fratello di Nephael.-
Astreal, fratello di Nephael.
Chiaro, chi altri, se no?
Proprio l'uomo che amavo ancora nonostante avesse sconvolto la mia vita.
Pensare che prima amavo il fratello...
Nephael era decisamente l'antitesi di Astreal: era dolce, gentile, sempre disposto ad ascoltarmi, capace di amarmi qualsiasi cosa fossi stata.
Il suo amore mi ha sempre protetta.
Astreal è diverso: il suo amore è violento, possessivo, per lui io ero solo “sua”, e come tale dovevo sentirmi fiera di essere definita.
Non che non lo fossi, perché era bellissimo, colto, spiritoso, sagace...
Un po' cinico, rispetto al fratello, e dannatamente violento.
Ma la sua vera caratteristica era che non esisteva nessuno tanto vendicativo da stare alla pari con Astreal.
Quando ho dovuto aprire il cancello a Nephael, lui mi ha sorriso, dicendo che era quello che dovevo fare.
Poi ho saputo che al secondo gradino si era ucciso trafiggendosi con la spada di un demone guida.
Per questo gesto è stato redento, o quasi, e gli hanno concesso ancora una vita sulla terra mortale.
Ma Astreal era venuto da me e lentamente si era insinuato nel mio cuore, prendendo il posto di suo fratello, che d'altra parte mi aveva dovuta dimenticare.
Astreal mi ha sempre adorata, anche se litigavamo spesso, ma non mi ha mai perdonata per avergli spalancato davanti il cancello.
Pensava che come lui avrei accettato di ribellarmi al destino.
Perché Astreal non ha mai avuto paura di niente, rispetto per niente, per nessuno.
E ora che è libero arriverà certamente al cancello, mi ordinerà di aprirgli, e di seguirlo.
Ma, esattamente come l'ultima volta che l'ho visto, io ho troppa paura per farlo.
Ma lo amo troppo per perderlo.
Di nuovo, intendo.
Ho paura.
Una lacrima scivola sulla mia guancia, io nemmeno me ne accorgo, prima che cada sul vestito e si perda nel bianco argenteo del tessuto.
Astreal è libero, e mi sta cercando.
Cerca me, e la libertà.
E sa come ottenere entrambe le cose.
Non ti preoccupare, Mestizia, lo troveranno, e poi comunque non ha mai detto il tuo nome a nessuno, per quanto gliel'abbiano chiesto in tanti, perché dovrebbe adesso ricordarselo? Forse non lo sa più...-
Non mi dimenticherò mai il nome di chi mi ha lasciato a marcire in queste prigioni. MAI.-
Oddio, proteggetemi, dei!!!
Spiriti dei Custodi, qualcuno!!
Aiuto!!
Astreal sale l'ultimo scalino, lasciandone sette tra me e lui.
È avvolto nel buio, ma riesco a distinguerlo: è ancora lui, non è cambiato di una virgola.
Neppure la sua espressione di rabbia è cambiata.
O forse un po' sì, ma vagamente...
È troppo in ombra perché lo distingua bene.
Sale un gradino, lasciandone sei tra me e lui.
Ma guardate un po' chi ha lasciato qui l'Eternità... Non te ne sei andata, é, stronza?-     [ Vai a pagina: 3 » ]

di Vereor