Non so dire esattamente cos'era... ma in quella stanza affolata c'era uno strano odore. Non di sudore profumi ecc... ma un odore che non conoscevo, anche se qualcosa in fondo al mio animo mi diceva di averllo già sentito ma perso nei meandri del tempo.
Comunque quell'odore non era affatto gradevole, no certo, anche se... era un odore strano come di spento, stantio, di morto.
Però nessuno intorno a me sembrava accorgersene, forse era solo un impresione.
Provai a non pensarci ma quell'odore si insinuava forte in me. Poi mi si avvicino qualcuno e mi toccò la spalla.
Mi voltai e vidi Gabriel, un mio caro amico, che mi indico una ragazza che mi voleva conoscere, era una bella bruna, slanciata, anche se non molto alta e, secondo me, con un po troppo rossetto.
Comunque la ragazza nel complesso mi piaceva e cosi andai a conoscerla. Mentre camminavo non potei fare a meno di notare che l'odore era scomparso, doveva essere stata una mia impressione, ma anche se l'odore era sparito non era sparito la sensazione di un qualcosa che cercava di raffiorare dalle profondita di me.
Cominciai a parlare con quella ragazza e anche se per i miei gusti era un po troppo vistosa nell'abbigliamento e nel trucco, la trovai molto simpatica, ad un certo punto le proposi di andare in un luogo più tranquillo, lei mi guardò negli occhi per alcuni secondi, e di nuovo quella sensazione accompagnata però stavoltada un timore ancestrale come il mio ricordo.
Lei accettò e andammo al piano di sopra ci fermammo davanti ad una camera e lì, lei mi bacio e nelle sue labbra sentii, non dolcezza ma qualcosa di diverso che però mi piaceva, una sensazione di risveglio dei miei istinti, non sessuali, ma qualcosa di più primordiale ancora, come: la sopravvivenza o la sete e la fame.
Non so perchè ma avevo voglia di mordere, anche se quelle cose non mi erano mai piaciute, ad un tratto, con mio grande disappunto, lei si stacco, apri la porta e fu ingoiata dall'oscurita della stanza. Stavo per dirigermi subito dietro a lei, ma qualcosa nella profondita della mia mente lottava per tenermi fuori di là.
Non comprendevo cos'era, e di nuovo, più forte di prima, sentii quell'odore. Perchè? Perchè sentivo quell'odore? Perchè qualcosa dal profondo di me, un qualcosa di antico e mai sopito, mi tratteneva fuori da là? Non comprendevo, ma dentro di me sentivo dentro di me questa sensazione che mi diceva che se fossi entrato sarebbe accaduto qualcosa di orribile e sopratutto irreparabile, ma cosa? ecco cosa non capivo.
Ma mentre facevo queste considerazioni mi ritorno alla mente il sapore delle labbra di quella ragazza, di cui neanche rammentavo il nome, e questa visone scacciò tutte le altre ed entrai...

Non so precisamente quanto tempo svenni, o non so che, ma quando mi svegliai vidi quella ragazza insieme ad un'altra che mi sorridevano. e mi spiegarono tutto...

Mia madre era una vampira ed era arrivato il momento di fare la mia scelta, il rossetto era in realta sangue umano fresco che serviva per farmi dare un assaggio che risvegliasse la mia natura vampirica e le mie sensazioni erano quelle mortali che mi tenevano lontane da essa.
Sogghignando mi mostrarono un letto con un ragazzo nudo svenuto sopra ,che riconobbi essere Gabriel, e mi dissero, sogghignando, di fare la mia scelta se nutrirmi o no del suo sangue. Per un attimo pensai: perchè quella sensazione non si era più fatta sentire, poi compresi: la mia scelta l'avevo già fatta fuori da quella stanza, allora ben presto la consapevolezza lasciò posto alla fame.

di Angelus