Ven.
3 Aprile.
Oggi
ho passato una splendida giornata, già al lavoro le cose sono
andate per il meglio: sono riuscito a chiudere due contratti,
una casa in centro un tantinello diroccata ma ben posizionata
ed una villetta proprio davanti all'agenzia, oltretutto ad
una bella ragazza, aumentando il valore della palazzina nella
quale lavoro, dal momento che ora ha anche una bella vista.
Stasera a casa era tutto perfetto dal cane festante all'entrata
al gatto dormiente sul mio letto, ho deciso che appena finisco
questa sorta di diario mi collego a qualche chat col nome
di Ursula e prendo per il culo l'arrapato di turno.
Sab.
4 Aprile.
Oggi
non sono andato al lavoro, come del resto ogni sabato, ma
non sono rimasto a casa ad arrotolarmi nel letto, sono andato
al mare, il sole era spettacolare, non c'era molta gente e
l'acqua era fredda abbastanza da farmi venire un crampo al
polpaccio come l'ho immerso, è inutile dire che non ho voluto
esporre al rischio congelamento organi che già d'estate è
faticoso immergere, quindi il primo bagno dell'anno è rimandato.
Nel pomeriggio dopo aver beatamente dormito per un paio d'ore,
ho preso la bicicletta e mi sono girato una città praticamente
deserta, a parte qualche pezzo di merda che pensava di essere
ad Indianapolis, spero che gli si siano bucate tutte e quattro
le ruote e che quella di scorta gli rotoli via appena la tira
fuori.
Stasera sono uscito con amici vari per fare il solito giro:
casa-cazzeggiamento-pizzeria-cazzeggiamento-pub-cazzeggiamento-casa,
il giro non cambia mai, le persone neanche e le stronzate
che si dicono sono quasi sempre le stesse, ma comunque ne
vale la pena.
Dom.
5 Aprile.
Ho
dormito fino a mezzogiorno incurante del cinguettare dei clacson
e del casino in casa, chiuso nella mia bella cameretta dove
non entrava un filo di luce, ho passato il resto della giornata
bighellonando, mentre parenti più o meno vicini venivano a
portare auguri e palme ricevendo altrettanto, fino alla partenza
del GP di Monza, quando mi sono messo in poltrona con lo strumento
del potere fra le mani, mai tanto inutile come durante i GP,
visto che non cambio canale neanche se da qualche altra parte
c'è il Liga.
Dopo questa dura giornata di cazzeggiamento, ho navigato un
tantinello fino a trovarmi incredulo e sbalordito in un ipermercato
di bambini, la qual cosa ha lasciato qualche strascico, infatti
mi sento, benché innocente, sporco, e non è una sensazione
interna, mi sento sporco come se avessi fatto la doccia con
la merda.
Cerco di non farmi rovinare la giornata da quest'ultimo episodio,
ma è più forte di me, ho bisogno di sfogarmi e spero che scrivere
mi aiuti, anche perché si sta facendo tardi e domani devo
andare al lavorare, ma se non riesco a smaltire questa faccenda
dubito che riuscirò ad addormentarmi prima di domani mattina,
faccio una pausa, vado fuori a fumare una sigaretta, erano
due anni che non ne toccavo una.
Simpatico lo screen saver con i maccheroni che ballano la
"Macarona", adattamento della macarena, mentre li guardavo
cadere dall'alto e mettersi a ballare, per qualche istante
sono stato meglio, visto che la sigaretta ha peggiorato le
cose dando fiato alla vocina della coscienza: "Avevi detto
che non fumavi più, che eri capace di smettere, non come quelli
che non durano una settimana.". Ha scelto la serata sbagliata
per farsi viva, io mi vado a coricare.
Buonanotte vocina. Lun. 6 Aprile. Oggi non sono andato al
lavoro, fa obiettivamente caldo, ma io ho i brividi: sto male,
è mattina ed avvolto in una coperta come un capo indiano,
sto scrivendo il mio diario, forse è un modo come un altro
per illudermi che la giornata sia già finita; ma più che altro
devo completare il resoconto di ieri, già perché ieri la mia
giornata non è finita quando mi sono coricato, allora è finita
solo la mia vita.
Stavo già assopendomi nonostante tutto, quando la mia vocina
che ancora cercava di farsi sentire, ha assunto un timbro
diverso, forse perché non veniva più da dentro, ma da fuori,
da dietro la spalliera; come i bambini ho pensato che se non
mi giravo e rimanevo immobile, forse il mostro sarebbe andato
via, tornato da dove era venuto.
Da piccolo funzionava, ma adesso era cresciuto anche lui,
aveva fatto esperienza, sapeva che bluffavo, quindi ha insistito:
"Che fa dorme? Ricorda il nostro appuntamento?".
Era Kiko, questa volta da solo, il che non giustifica il fatto
che sia apparso nella mia camera, lo guardo intontito, lui
mi spiega: "Non dovrebbe lasciare le finestre aperte, non
lo sa che entrano le zanzare?".
Se era veramente un vampiro era dotato di una discreta autoironia.
Per farla breve era entrato dalla finestra, come? Semplice
volando fino a quarto piano, a meno che non abbia fatto bungee
jumping, senza elastico, dal tredicesimo piano; ora due sono
le possibilità: 1) è veramente un vampiro, ergo sono nella
cacca; 2) Superman ha deciso di prendermi per il culo, forse
le sue usanze prevedono un Pesce d'Aprile lungo qualche settimana,
nel qual caso considerato che ha la vista a raggi X da domani
niente più boxer con le ranocchie che chiavano.
Mi resta solo da capire se devo procurarmi dell'aglio o della
Kriptonite.
Sto delirando, purtroppo non ho la febbre, il problema è che
per quanto mi abbiano sempre affascinato i vampiri e i racconti
che li davano come sopravvissuti alle persecuzioni umane,
non pensavo potesse essere vero.
Ho sempre sperato che esistessero, ma non troppo.
Diverse volte mi era capitato di pensare quanto sarebbe stato
bello essere un Principe delle tenebre, ma nella stessa maniera
in cui penso a cosa farei se vincessi dieci miliardi al Totogol,
cioè sapendo che mi sto limitando a farneticare, cosciente
che le possibilità che una delle due cosa accada sono nulle.
Anzi, erano nulle, visti gli ultimi sviluppi, devo giocare
la schedina. Kiko, col quale ho convenuto di darci del tu,
mi ha dato questa volta diverse prove a conferma del suo essere
un succhiasangue: vola, anzi si libra nell'aria, non si riflette
negli specchi, ha dei denti che sembrano quelli di Claudia
Schiffer e si muove più veloce di Ben Jhonson ai bei tempi.
Quando si voltava prima del traguardo per guardare Carl Lewis,
per intenderci.
Detto questo vado a farmi un bagno visto che tra 24 giorni
sarò comunque morto, in un modo o nell'altro.
E' finalmente arrivata la sera, il delirio di stamattina lascia
il posto alla paura, non so che fare, a me scoccia decidere
se mangiare pasta fina o grossa e devo decidere in meno di
un mese se farmi trovare morto in qualche vicolo buio, o lasciarci
qualcuno.
Mar.
7 Aprile.
Non
so perché continuo a scrivere, dovrei sfruttare ogni istante
della mia vita per fare tutto ciò che solo uno che sa di star
morendo può fare.
Ma ormai non scrivo più per l'insonnia, tanto tra poco o dormirò
per sempre, o la notte dovrà comunque passare insonne, scrivo
perché mi serve a realizzare cosa mi sta accadendo, mi risulta
più facile studiare la situazione da tutte le angolazioni
se ho un supporto cartaceo.
Oggi ho cercato di reagire e sono andato al lavoro, anche
se non ho una bella cera e di vendere case me ne sbatto; se
non mi distraggo impazzisco, ammesso che io non sia già un
pazzo visionario; che altri ha visto Kiko e l'Amico? Se fossero
solo parti della mia mente malata che incomincia a funzionare
a singhiozzo?
Qual'è l'ipotesi meno terribile: i vampiri esistono e mi vogliono,
o sto diventando pazzo?
In quale devo sperare?
Certo se vado da un dottore e gli racconto quello che ho visto
e vissuto, reale o meno che fosse, mi prende per pazzo. Io
stesso incomincio a dubitare di me. Non so che fare la mia
mente è vuota e nello stesso tempo piena di idee, immagini,
flash e ricordi che si sovrappongono fino ad elidersi.
Mer.
8 Aprile.
Sarà
vero che l'aglio li tiene lontani? Potrei provare così, o
forse con dei crocefissi, fino a che punto realtà e leggenda
si sono mescolati? Esiste un modo per difendermi?
Certo non posso chiudermi in casa per il resto della mia vita,
ammesso che serva.
Potrei rivolgermi alla polizia, e senza rivelare tutti i particolari,
farli assistere all'incontro di domenica prossima. Ammesso
che io riesca a trovare un solo poliziotto disposto a passare
con me la domenica sera, se Kiko è un vampiro, è possibile
arrestarlo o ucciderlo a colpi di pistola? Dovrei forse dire
al poliziotto di portarsi una balestra con frecce di frassino?
Penso che non ci sia scampo, anche se forse potrei scappare,
magari in Finlandia, non possono coesistere in uno stesso
paese i vampiri e Babbo Natale, ma come faccio a sapere che
sarei salvo, come potrei vivere col fiato di Kiko, o di qualche
suo collega, sul collo? Sempre pronto a girarmi di scatto
non appena un fruscio mi colga alle spalle, se non sono già
pazzo, ci metterei poco a diventarlo.
Se magari riuscissi a nascondermi e si vendicassero sulla
mia famiglia? Ho appena inventato i vampiri mafiosi.
Ne so troppo poco devo sfruttare le domeniche con Kiko per
capire come cavarmela.
C'è solo un problema, che faccio gli chiedo: "Scusa come posso
ammazzarti?", oppure "Se scappo mi riprendete o fate finta
di niente e rifate la stessa proposta al pensionato del piano
di sotto?". Devo uscirne, voglio Dylan Dog.
Gio.
9 Aprile.
Le
giornate sembrano essere tornate alla normalità, se non fosse
che ogni momento che passa mi avvicino sempre di più al 30,
tutti viviamo ogni istante un istante di meno, ma gli altri
non sanno quanti istanti hanno ancora a disposizione prima
dell'ultimo, non hanno la data di scadenza stampata sopra
come me ed il latte.
Normalmente quando avevo un problema lo tenevo per me, anche
se erano cose che in fin dei conti succedono a tutti, e di
cui avrei potuto parlare tranquillamente; oggi che ho un problema
assurdo ed inspiegabile, sento il bisogno di parlarne, ma
con chi? Che faccio vado da mia madre e le dico: "Mamma ho
un problema, a fine mese o divento un vampiro o mi ammazzano,
che si mangia a cena?".
Qualche tempo fa ho letto su una rivista che esistono agenzie
capaci di far sparire la gente, nel senso che gli permettono
di cambiare vita senza lasciare alcuna traccia, potrei diventare
il Sig. Nedistag animatore a Cuba, solo che dovrei lasciare
per sempre la mia famiglia senza la possibilità di tornare
neanche per il compleanno del mio primo nipotino, quando nascerà,
e senza dare spiegazioni.
Sempre con la paura che un vampiro o "Chi l'ha visto?", mi
trovino.
Magari tra trenta e rotti anni quando ormai avrò incominciato
a sperare di avercela fatta, arriverà la Carrà e mi carramberà.
Non si può vivere così.
Ven.
10 Aprile.
Devo
mettere ordine nella mia testolina, sono troppo confusionario
e confuso, non riesco a concludere niente e perdo tempo, e
questo non posso permettermelo; posso fare una rapina in banca,
posso uccidere una persona senza motivo, posso girare nudo
per strada, posso dare fuoco al Municipio, ma non posso perdere
tempo.
Ormai se ne andato un terzo del tempo che avevo a disposizione
e io non ho fatto niente.
Non so che fare.
Fisso lo schermo del computer con una mano poggiata sulla
radio per evitare che gracchi mentre Dalla canta "Anna e Marco"
e cerco di pensare, ma vedo un muro bianco davanti gli occhi,
se riesco a cancellarlo, guardo le cose senza vederle, mi
sembra di essere finito in coma ad occhi aperti: guardo il
mondo andare avanti nell'immobilità della mia camera e non
posso fare niente per fermarlo, rallentarlo o prendere parte
attivamente a quello che succede invece di lasciarmelo scivolare
addosso.
Anche mentre scrivo, lascio che le parole si compongano praticamente
da sole sullo schermo lettera dopo lettera come se stessi
copiando senza avere la minima idea di quello che sto trascrivendo,
penso che quando mi fermerò dovrò leggere cosa c'è scritto
nelle righe qui sopra.
Non è mai stato così faticoso scrivere il diario, me ne rendo
conto adesso che ho deciso di chiudere, mi sento spossato,
a pezzi, purtroppo non è tardi, vado a portare il cane a passeggio
e mi corico.
Sab.
11 Aprile.
Ormai
non scrivo più la sera prima di coricarmi, ma quando ne ho
voglia, è diventata una specie di droga, un modo per sapere
che ci sono ancora.
Ho bisogno di una svolta, se continuo così arriverò a fine
mese senza aver deciso niente, chissà in quel caso Kiko cosa
farà, deciderà di farmi "vivere"? O non mi giudicherà degno
di un tale dono? Posso lasciare che sia lui a decidere? Magari
vivo il resto del mese dandomi al cazzeggiamento più assoluto,
faccio le cose che non avrei mai fatto: mi faccio una canna
per iniziare, senza escludere di passare poi a qualcosa di
più pesante, vado a puttane, mando affanculo quel cacacazzo
che sono tre mesi che ogni due giorni mi chiede di fargli
rivedere la villetta il via XX Settembre perché non riesce
a decidere se prenderla o no, mi licenzio e provo a vivere
un paio di giorni da barbone, poi affitto la suite del miglior
Hotel della regione e faccio una festa con tutti i miei amici
e due accompagnatrici per ognuno di noi ed infine il 30 mattina
vado dalla bionda che abita al decimo piano e le dico che
l'amo.
Ma so già che non sono cose che farei perché so che sto per
morire e desidero farle, ma perché rientrano nell'immaginario
collettivo come cose che non andrebbero fatte.
A parte la bionda, quello è un discorso a parte. Adesso devo
uscire con i miei amici, penso che non sarò molto di compagnia,
ma devo cercare di distrarmi, magari giocando a Risiko a casa
di qualcuno dopo il solito giro; spero che siano in vena di
assecondarmi perché io voglio fare tardi, tanto tardi.
Dom.
12 Aprile.
Non
so se è stato grazie al miscuglio di birre e cocktails o perché
ieri era veramente tardi, ma ho dormito come un sasso fino
all'una, il resto della famiglia come da programma è andato
al mare verso le dieci per festeggiare la Pasqua coi parenti
vari; ho un mix di mal di stomaco post-bevuta e fame che è
indescrivibile, non so se fare colazione o pranzare, e soprattutto
non so perché appena alzato mi sono messo a scrivere invece
di andare in bagno, ho la vescica che sembra un non so cosa,
ma senz'altro un qualcosa di gonfio.
Ci rivediamo più tardi, forse. E' notte, sto battendo sui
tasti più piano che posso per evitare di dar fastidio agli
altri che dormono, questa volta ho aspettato Kiko in piedi,
anzi seduto sul letto leggendo un documento sui vampiri che
avevo scaricato da Internet, questa volta non ho perso l'occasione
di saperne qualcosa di più, gli ho chiesto tanto per iniziare
se tutte le cose che si dicevano sui vampiri erano vere, la
risposta è stata chiara: "In fondo ad ogni leggenda c'è la
verità, magari la leggenda pompa le cose, però c'è sempre
una qualche verità sotto, per esempio, ti ho fatto vedere
che non ci possiamo riflettere negli specchi e che siamo velocissimi
a muoverci, come nella migliore tradizione letteraria e cinematografica,
ma è anche vero che la luce del sole, ci provoca solo qualche
fastidio, niente di allarmante.
Comunque degli scienziati ci stanno già lavornado. Un'altra
fesseria, che mi fa ridere, è quella di dover dormire nella
bara, io ho uno stupendo letto con materasso ad acqua a due
piazze, forse in passato qualcuno dormiva nella bara perché
era l'unico modo per evitare la luce, visto che non esistevano
vetri particolari, e altri piccoli accorgimenti che ci hanno
semplificato la vita.
L'aglio invece è veramente una cosa che ci da fastidio, ci
fa mancare il respiro, io mi ricordo che da uomo lo adoravo,
il primo giorno che da vampiro sono andato a casa di amici
e questi mi hanno offerto una bruschetta per poco non svenivo.
Anche il fatto del paletto di frassino nel cuore purtroppo
è vero, ma ormai i cacciatori di vampiri sono talmente rari
che sono loro i veri diversi.
Devi comunque tener conto del fanatismo di molti di noi, che
effettivamente perpetuano queste strane tradizioni, dopotutto
l'eternità rischia d'essere noiosa e la solitudine è meno
facile da accogliere quando si è veramente soli. Ora devo
andare prima che per strada non rimanga più nessuno.".
Ho registrato tutto per essere sicuro di non lasciarmi sfuggire
nessun particolare utile per venire a capo di questo casino.
Potrei provare a lanciare un S.O.S. via Internet per trovare
un cacciatore di vampiri, solo che lo leggerebbero anche loro
ed allora sarei nella merda, ma ci deve essere un modo per
contattarli, anche se effettivamente non so a cosa possano
servirmi, ad uccidere Kiko forse, ma gli amici, dovrei forse
diventare un cacciatore anche io, per proteggermi, e passare
la vita a dare la caccia per non essere cacciato; non vedo
una grande differenza tra le due vite.
Comunque non so come contattarli, oltretutto non penso che
se questa fosse una soluzione, Kiko me l'avrebbe suggerita.
Domani è Pasquetta devo andare in giro con i miei amici e
mi tocca guidare, penso mi convenga andare a nanna e ripensarci
a mente fresca.
Lun.
13 Aprile.
E'
stata una bella giornata; in giro senza meta, pronti a fermarci
dove ci andava o a proseguire fino a notte inoltrata; ad un
certo punto dopo aver ammutolito gli Smoke City che cantavano
"Underwater Love" col tasto mute, ho chiesto tra lo spiritoso
ed lo spiritismo agli altri cosa ne pensavano dei vampiri,
dopo le prime battute stupide, tutte irripetibili, tranne
un "Maledetto, mi hai scoperto"; la discussione ha preso,
per quanto possibile, un tono serio. Appurato che se diventassi
un vampiro dovrei cambiare amicizie, visto i giudizi espressi,
malgrado io tentassi una difesa degna di Perry Mason, per
non rischiare di essere preso sul serio ho chiesto anche cosa
ne pensassero degli zombie.
Però la discussione mi ha aiutato: adesso ho più elementi
per scegliere, domani al ritorno dal lavoro prendo un foglio,
traccio una bella linea a metà e ci scrivo i pro ed i contro,
mi sembra il modo migliore per decidere.
Adesso vado a dormire perché sono distrutto.
Mar.
14 Aprile.
Oggi
davanti all'agenzia un disoccupato si è dato fuoco perché
non poteva mantenere la moglie e la figlia, io stavo entrando
in quel momento, quando mi sono accorto quello che stava facendo
ho cercato di spegnerlo soffocando il fuoco con la mia giacca,
ma la benzina di cui era cosparso non era d'accordo; l'ho
visto bruciare impotente con un brandello di giacca fumante
in mano. Ho sempre pensato che il suicidio sia un atto di
vigliaccheria: hai dei problemi, ucciditi e non ne avrai più,
non siamo sicuri di potercene rallegrare dopo, ma tentar non
nuoce; quanto è successo oggi ha leggermente incrinato questa
mia convinzione, ora so che ci sono situazioni senza via d'uscita
la cui risposta più plausibile è il suicidio, ma non parlo
di quel poveretto che si è dato fuoco, lui probabilmente,
in qualche modo poteva uscirne, non sapeva di dover morire
a fine mese.
Parlo di me, potrei uccidermi e fottere Kiko ed i suoi amici.
Il modo l'ho già deciso mi impicco usando come sgabello un
cubo di ghiaccio, voglio vedere quanto ci mettono a capire
come ho fatto, una volta che mi ritroveranno a mezzo metro
da terra con una pozza di acqua ai piedi.
L'unica difficoltà consiste nel procurarmi il ghiaccio, poi
cifro questo diario e chi si è visto si è visto.
C'è una cosa però che non mi torna, cosa concludo suicidandomi?
Mi sento come l'ultimo esploratore di quella barzelletta che
recita: "ci sono tre esploratori che finiscono per essere
catturati da una tribù di cannibali, portati davanti al Grande
Capo, questi decide di concedergli una possibilità per salvarsi:
se sapranno insegnare qualcosa di nuovo alla tribù saranno
lasciati andare, altrimenti diverranno la loro cena e con
la loro pelle si costruiranno delle canoe, il primo esploratore
pensa di insegnargli la desalinizzazione dell'acqua marina,
ma per sua sfortuna questa pratica viene svolta dallo stregone
da generazioni, e lui finisce scuoiato vivo e poi cotto, il
secondo esploratore pensa di insegnargli a calcolare le aree,
in modo che possano dividersi equamente i terreni di coltura,
ma anche questa non è una novità per la tribù, ed anche lui
finisce scuoiato vivo e poi cotto, il terzo esploratore ha
ai suoi piedi quello che rimane degli amici che due donne
stanno trasformando in canoe, allora chiede al Grande Capo
se conoscono la forchetta, mostrando quella che lui ha nel
suo equipaggiamento, e mentre tutta la tribù fa cenno di si
con la testa e le guardie stanno per prenderlo, lui incomincia
a darsi forchettate per tutto il corpo, provocandosi buchi
profondi da cui sgorga copioso il sangue, e mentre tutta la
tribù lo guarda incredula, lui continuando nella sua opera
autolesionistica si mette ad urlare: "Adesso voglio proprio
vedere come la fate la canoa cannibali di merda!".
In altre parole potrei suicidarmi e fare un dispetto a Kiko
che in questo modo non potrebbe bere il mio sangue, e si dovrebbe
accontentare di un altro disgraziato, ma per me cambierebbe
qualcosa? Purtroppo no, anzi, avrei meno giorni di vita a
disposizione.
Non ho scappatoie devo decidere se finire in una bara solo
per dormire di giorno o per sempre.
Mer.
15 Aprile.
Ho
perso un altro giorno, la scena a cui ho assistito ieri mi
ha fatto scordare che avevo deciso di fare una lista di pro
e contro, allora sarà bene iniziare.
PRO CONTRO 1)Immortale 1)Vedrò morire tutte le persone care
2)Capacità psicofisiche super 2)Assassino 3)Paraculo 3)Condannato
alla solitudine eterna 4)Libero 4)Non potrò più godermi il
sole 5)Poteri sovrannaturali 5)Potrò ancora vedere la mia
famiglia? 6)A fine mese non morirò 6)C'è differenza fra me
e un animale?
Non mi viene in mente altro, pensavo di andare avanti per
una ventina di pagine prima di mettermi a scrivere, ed invece...
Oltretutto continuo a fissare la lista ma non mi sembra di
aver concluso molto, c'è il punto 6 dei pro che ha una forza
devastante; non tanto per me, per quanto possa sembrare una
stronzata non ho paura di morire, ho paura di far soffrire
qualcuno morendo, questo si, mia madre riuscirebbe a sopportare
la morte di un figlio a soli tre mesi da quella del padre?
Quest'ultima sembra sia stata assorbita tutto sommato bene,
ma in fin dei conti nonno era vecchio, era naturale che dovesse
lasciarci, per quanto ingiusto sia tutto ciò. Riuscirebbe
a reagire anche alla mia morte? E mio padre come prenderebbe
la morte del suo unico figlio maschio, dell'unico in famiglia,
e lui ci tiene, capace di far sopravvivere il nostro cognome?
Mia sorella penso che si rassegnerebbe prima, noi ragazzi
siamo fatti così, anche se io soffro ancora per mio nonno,
ovviamente senza darlo a vedere, penso.
Anche per oggi ho scritto abbastanza, non ho concluso niente,
ma almeno comincio a provarci un po' più seriamente.
Gio.
16 Aprile.
E'
assurdo che uno nelle mie condizioni debba perdere un intera
mattinata a fare la fila alla posta per pagare il bollo della
macchina, sono andato oggi nella speranza di non ritrovarmi
nel casino degli ultimi giorni, ed infatti mi sono ritrovato
nel casino di metà mese!
Ero talmente nervoso che non sono nemmeno riuscito a pensare
al mio problema, anzi quando i soliti pirla cercavano di passare
avanti o lasciavano il bollettino all'amico dietro lo sportello
ho desiderato essere un vampiro o almeno il Darth Father di
"Balle Spaziali" capace di strizzare i coglioni delle guardie
dell'Impero inefficienti solo puntandoli con l'anello dello
Sforzo.
Mi domando cosa avrei fatto avendo i poteri del Principe delle
tenebre, quanta gente avrei lasciato sul mio cammino, certo
nessuno degno della vita che vive, ma questo non mi giustificherebbe.
Sono nervoso, ho bisogno di rilassarmi e scrivere mi aiuta
ma non abbastanza velocemente, ho deciso di collegarmi ad
una chat di sport e fare due chiacchiere su Del Piero e Ronaldo.
Ven.
17 Aprile.
Peggio
di così, ormai non ho nulla da temere da una data del genere,
che mi può succedere? Niente di più importante di quello che
mi sta già accadendo. Del resto ormai mancano pochi minuti
alla fine di questa giornata e non è successo veramente niente;
che sia questa la sfortuna oggi? Ma poi come si fa a definire
la fortuna o la sfortuna, sono fortunato se trovo trecentomila
lire a terra? Forse sono stato sfortunato, magari se fossi
stato fortunato ne avrei trovate quattrocento; sono stato
sfortunato se mentre andavo in bici mi si è rotta la catena
in salita e mi si sono strappati i legamenti del ginocchio?
Magari se fossi stato veramente sfortunato sarei morto cadendo
dalla bici quando si è rotta la catena.
Potrei continuare all'infinito con gli esempi più svariati,
ma non ne vale la pena, non devo convincere nessuno, sto scrivendo
solo un diario non un romanzo o un racconto.
Anzi mi sono scocciato di scrivere, mi sono scocciato di aspettare,
vorrei che fosse già il 29, tanto per quanto ci pensi non
riesco a decidere, le uniche idee che ho avuto fino ad ora
sono state scappare e suicidarmi, tutto questo in più di due
settimane, complimenti!
Fosse dipeso da me starei ancora pensando se creare la Terra
sferica o cubica, certo sferica è più funzionale, ma il cubo
è più bello da veder girare su un vertice.
Ho un atteggiamento troppo rinunciatario, me ne rendo conto,
ma dopo il flop della lista di pro e contro, ho perso ogni
speranza, mi serve un'altra idea, ma a quest'ora il supermercato
è chiuso e di distributori automatici neanche l'ombra, sarà
meglio pensarci domani, anche perché la domenica si avvicina
e voglio sfruttare fino in fondo l'incontro con Kiko.
Sab.
18 Aprile.
Solito
giro di locali, anzi siamo rientrati anche prima perché c'era
chi doveva alzarsi presto domani, anzi oggi. Io non ho sonno.
Quando sono tornato ho portato il cane, l'unico stronzo in
giro col cane all'una di notte, mi piace portarlo la notte
è più tranquillo, poi la notte ha indubbiamente un fascino
tutto suo, silenziosa, deserta, tranquilla, ed allo stesso
tempo pericolosa, ogni persona che si incontra può essere
un povero disgraziato come noi o il ladro che va al lavoro
o un tossico che cerca un posto isolato, c'è una concorrenza
incredibile tra tossici e coppiette per aggiudicarsi questi
posti teoricamente fuori dal mondo.
Evidentemente non c'è posto per tutti, e ogni tanto ti trovi
un povero pirla con la siringa ancora nel braccio seduto sul
marciapiede, o una macchina appannata che si agita perché
al suo interno si cerca la posizione più comoda.
Prima di mettermi a scrivere mi sono riletto qualche vecchia
pagina, mi rendo conto di essere un coglione, sto assistendo
alla vita che scivola via e non faccio niente per impedirlo,
spero che l'incontro di domenica mi dia una scossa.
Dom.
19 Aprile.
Ormai
la domenica sembra essere l'unico giorno importante nell'arco
della settimana, l'incontro con Kiko e Natalia è stato intenso.
Ma prima di iniziare il resoconto voglio spendere due parole
per la new entry, Natalia, tutto quello che si vede nei film
sul fascino dei vampiri è una sciocchezza, in realtà è molto
di più, la ragazza era stupenda, probabilmente sull'enciclopedia
sotto la voce "affascinate donna praticamente perfetta", c'è
la sua foto, anche se forse basterebbe quella dei suoi occhi.
Per citare "Il Chitarrista" di Ivan Graziani: "...io ero lì
affascinato, la sua carica sessuale si spandeva nel locale,
ed io, di desiderio stavo male...".
Per fortuna non ha parlato, altrimenti sono sicuro che mi
sarei sciolto; non voglio neanche immaginare cosa avrei fatto
se fosse stata lei a chiedermi se volevo diventare un vampiro.
Penso che le sarei saltato in bocca con la gola e parte della
spalla sinistra.
Se volevo una scossa l'ho avuta, non so se sia stato un colpo
basso di Kiko o un caso il fatto che lei si trovasse nella
mia camera, spero torni il 30 qualunque sia la decisione,
morire vedendola o rinascere vampiro vedendola ecco il mio
ultimo desiderio.
Per il resto il colloquio con Kiko ha contribuito a chiarire
qualche altro dubbio, adesso so che volendo posso rimanere
in famiglia, visto che si riesce a controllare senza difficoltà
alcuna l'istinto predatorio; però un'ideuzza che mi era venuta
aspettandolo: nutrirmi solo di animali, è andata a puttane;
infatti almeno una volta alla settimana si deve ciucciare
una persona, nei restanti sei giorni potrei anche draculare,
(come disse una volta un bimbo in mezzo alla strada vedendo
un cane che, mentre si chiavava una sua simile, la mordeva
sul collo: "Mamma guarda lo sta draculando come faccio io
con Tiziana", non so se preoccuparmi per Tiziana o meno);
animaletti vari.
Quindi volente o nolente sarei costretto ad uccidere una persona
alla settimana, quattro al mese, cinquantadue all'anno per
l'eternità, non sono sicuro di riuscirci, e diventare vampiro
per poi morire di fame è veramente da stronzi.
Gli chiesto anche se la comunità italiana è molto ampia, giusto
per sapere se avrei amici in un domani vampiresco, e lui mi
ha detto che in Italia effettivamente non sono molti e in
questa città di merda non ce ne sono, finora; lui, l'Amico
e Natalia vengono da città diverse e ogni tanto si incontrano
tanto per stare in compagnia, sono poche infatti le città
dove c'è più di un vampiro, anche perché bisogna tenere conto
del bacino di umani nel quale ci si muove, noi non abbiamo
grandi città come New York, Tokyo o Rio, dove ci sono intere
comunità di fratelli.
Poi visto che stavo praticamente sbavando davanti a Natalia,
aggiunse e di sorelle, a questo punto la domanda era d'obbligo,
e siccome mi vergognavo un po' a farla, l'ho fatta tutta d'un
fiato: "Avete rapporti tra vampiri e vampiresse? Una vampiressa
può rimanere incinta? Cosa nasce?", mi sono reso conto subito
di aver fatto una gaffe, visto che Natalia ha abbassato quegli
stupendi occhi in uno sguardo triste e malinconico, che, qualora
fosse possibile, l'ha resa ancora più bella, o quantomeno
più dolce, più umana. Kiko mi ha risposto, dopo aver guardato
Natalia, che le unioni tra vampiri ci sono, alcune vanno avanti
da secoli, altre durano venti minuti, ma che non è stato dato
loro il dono della procreazione, certo è capitato che un vampiro
avesse un figlio, ma con una donna, mai il contrario.
I bambini che sono nati, quelli che sono sopravvissuti al
parto, sono dei vampiri latenti, alcuni vivono tutta la loro
vita, mediamente più lunga del normale, senza accorgersi di
niente, altri sbocciano in veri vampiri, molti di questi impazziscono
e si uccidono o costringono i fratelli ad ucciderli perché
mettono a repentaglio l'incolumità di tutta la specie, la
minoranza, quei pochi fortunati che riescono ad avere un tutore
che li conduca con calma al loro completamento, sono vampiri
normali.
Dal tono che ha assunto penso di aver toccato un tasto dolente,
forse ho riaperto una ferita, mi dispiace, so che è assurdo,
dovrei odiare questi mostri, ma incominciano a diventarmi
simpatici, inizio a considerare Kiko alla stregua di un vecchio
amico. Sono le tre penso sia arrivato il momento di andare
a dormire, chissà se i vampiri si possono fotografare.
Lun.
20 Aprile.
Ho
un pensiero fisso, e visto che mancano solo dieci giorni all'ora
X è quello sbagliato, riesco a pensare solo a Natalia; non
so se Kiko abbia lo stesso ascendente sulle donne, ma io penso
di impazzire se non la rivedo.
Dopo la discussione di ieri, sento che l'ago della bilancia
inizia a spostarsi verso la Transilvania, certo non è niente
di concreto, ma avverto, benché non abbia la forza di confessarlo
neanche a me stesso, che "la parte oscura della Forza" mi
sta prendendo.
Oggi dopo non so quanti giorni sono veramente felice; che
abbia fatto colazione col Prozac piuttosto che con i biscotti
della Nonna?
Penso che stanotte non riuscirò a dormire, quindi tanto vale
chiudere qui il diario e andare a visitare qualche sito sugli
alieni, non si sa mai.
Mar.
21 Aprile.
Ieri
ho fatto troppo tardi, è da stamattina che mi sento rincoglionito,
ci metto mezz'ora a realizzare ogni cosa, anche la più scema
e non faccio altro che sbadigliare, ho sonno e mi fa male
la testa.
Non avevo fame; ho mangiato controvoglia, giusto perché dovevo.
Spero che una volta diventato un vampiro non mi riduca così
ogni notte.
Adesso a nanna, anche se so già che come tocco il letto metà
del sonno mi passerà.
Mer.
22 Aprile.
Oggi
ho giocato a calcetto con un po' di amici, mi sono divertito,
ho segnato, non ho fatto segnare il mio diretto avversario,
ho fatto una bella partita; mi sento in forma. Non mi sono
neanche stancato, penso che potrei farne un'altra anche adesso;
da quando finalmente ho deciso che strada imboccare, mi sento
leggero, vivo; non vedo l'ora che arrivi domenica e vorrei
tanto che fosse domenica 29 Aprile, ma devo aspettare ancora
una settimana.
Forse è meglio, perché ogni giorno che passa mi convinco sempre
di più di aver preso la decisione giusta, non vedo più tutti
quei lati negativi che vedevo prima, anzi adesso mi sembrano
solo frutto dell'ignoranza e della paura ancestrale delle
novità che gli uomini hanno nel loro DNA.
E' normale avere paura, è una difesa che abbiamo contro il
mondo, quante mosche ci sarebbero ancora in giro se non avessero
paura di ogni minimo movimento che facciamo? Che sapore avranno?
Mi ricordo quando ad piccolo mi usciva spesso il sangue dal
naso, tanto che alle elementari portavo nella cartella il
cotone emostatico e una pomata giallognola, e quando iniziavo
a sanguinare, alzavo lo sguardo fino a trovarmi con la faccia
verso il soffitto e pazientemente aspettavo che le piastrine
facessero il loro dovere, magari aiutate da qualche fazzoletto,
ed intanto sentivo il sapore ferroso di quel poco di sangue
che mi colava lungo la trachea, era buono, mi piaceva; adesso
è parecchio che non mi succede più.
Buonanotte.
Gio.
23 Aprile.
La
cosa più interessante oggi è stato un documentario sui grandi
predatori, dal leone allo squalo; era fatto proprio bene,
e mi ha fatto capire che gli uomini si sono dimenticati di
essere degli animali, da che mondo è mondo il più forte sopraffà
il più debole e i leoni mangiano le gazzelle, è naturale,
è giusto che sia così.
Il cacciatore e la preda, con questo non voglio dire che un
omicida faccia bene a fare quello che fa, ma si possono condannare
i cannibali che si pappano l'esploratore di turno? Sono selvaggi,
o stanno solo rispettando la Natura? La vespa che immobilizza
i ragni e dopo averci deposto un uovo li seppellisce è forse
un'assassina? Sbaglia il leone che fa colazione con il turista
scemo che scende dalla macchina allo Zoo safari? Secondo me
tutto questo vuol dire solo seguire la Natura; madre, matrigna
o cinica nonna che sia.
Ven.
24 Aprile.
Stasera
abbiamo fatto casino visto che domani è festa, io comunque
il sabato non lavoro, ma gli altri di solito hanno i loro
bravi impegni. Siamo andati in un locale dove facevano la
serata con la messaggeria, abbiamo conosciuto un bordello
di persone, basta mandare messaggi a cazzo anche per conto
terzi, senza che questi lo sappiano, alla fine tutto il locale
era radunato attorno ad un tavolo a parlare come se ci fossimo
sempre conosciuti.
Qualcuno ha imbarcato, a me sinceramente non poteva fregarmene
di meno, ormai la mia unica compagna può essere Natalia, per
un attimo mi era sembrato di vederla ed ho fatto una corsa
dall'altra parte del locale, ma c'era solo una cameriera che
le assomigliava, era bella, ma non era lei. Domani mattina
vado a mare, l'ho appena deciso, se gli altri hanno programmi
diversi, allora ognuno per la sua strada, io voglio farmi
il bagno ed asciugarmi al sole a costo di prendermi una broncopolmonite.
Adesso vado a gronfare, tanto costume e telo li ho sempre
a portata di mano, anche a Dicembre.
Sab.
25 Aprile.
Stamattina
c'era un sole che spaccava le pietre, infatti in tutta la
spiaggia non ce ne era una!
Ho convinto gli altri a venire a mare, e visto il tempo non
è stato difficile, solo io mi sono fatto il bagno, ed effettivamente
l'acqua non era proprio calda, e fuori malgrado il sole, ogni
tanto si alzava un leggero soffio di vento che mi faceva venire
la pelle d'oca fin dietro le orecchie, ma ne è valsa la pena.
Poi abbiamo mangiato in spiaggia e non ci siamo lasciati tutta
la giornata se non per farci una doccia e cambiarci prima
di uscire per rispettare il rito del sabato sera.
E' stata una bella giornata, il mio ultimo sabato da uomo,
sono stato tentato diverse volte di dirglielo, ma non ne ho
mai avuto il coraggio, e poi non volevo rovinare la serata,
ammesso che mi avrebbero creduto.
E' razzismo quello contro i vampiri? Visto che basta mordere
uno sul collo, perché non trasformano tutti in vampiri? Non
dovrebbero più nascondersi, certo bisognerebbe eliminare il
problema della scarsità di cibo, ma ci deve essere una soluzione,
forse si potrebbe risolvere con il sangue di qualche animale
simile all'uomo, ma se fosse una cosa possibile, lo farebbe
la medicina ufficiale invece di aspettare che io ogni tre
mesi vada a dare il mio.
Dalla settimana prossima potrò ancora donare il sangue? Il
foglietto illustrativo parla di rapporti a rischio, drogati
e malati vari ma non di vampiri.
Questo razionale controllo delle nascite dimostra che siamo,
anzi sono, degli esseri superiori, l'uomo va verso l'autodistruzione,
mentre dei mostri come i vampiri si suddividono in maniera
sensata il territorio di caccia.
Domani dovrò andare in campagna con la mia famiglia, il sapere
che non mi dovrò necessariamente dividere da loro e che non
c'è pericolo che in un momento di fame o di distrazione li
addenti, mi ha decisamente aiutato in questa mia scelta.
Non so se dirlo a loro, certo a lungo andare penso che se
accorgeranno, ma se esordissi dicendo: "Cara famigliola il
vostro bel maschietto sta per diventare un vampiro patentato,
non vi preoccupate non morderò nessuno di voi", penso che
mi manderebbero affanculo, e non avrebbero torto.
Non mi rimane che aspettare che il mio destino si compia,
poi ne informerò la famiglia e gli amici, a quel punto avrò
modo di dimostrare che non sto dicendo una stronzata, e se
mi vorranno ancora ben venga, altrimenti pazienza. Dom. 26
Aprile. Appena è arrivato Kiko gli ho chiesto se tra lui e
Natalia c'era qualcosa, quando mi ha risposto che erano solo
amici, ho trattenuto a stento un urlo di gioia, che in parte
mi è scappato quando ha accettato di esaudire il mio ultimo
desiderio: rivederla il giorno fatidico, purtroppo il resto
della serata non è andata così bene.
Dopo le solite domande gli ho chiesto di portarmi a vedere
una scena di caccia dal vivo, quando ho visto che titubava,
cercando di agevolarlo gli ho proposto di andare a uccidere
una pecora.
Ho dovuto insistere un poco, ma alla fine l'ho spuntata, ho
preso la macchina e siamo andati in periferia dove sopravvive
ancora qualche pastore, i cani ci hanno sentito ma sono rimasti
immobili con le orecchie abbassate mentre gli passavamo vicino
diretti dalla preda.
Come siamo entrati si è fiondato su quella che gli ho indicato
e in una frazione di secondo le stava già succhiando via la
vita, il suo viso faceva paura, gli occhi rosso scuro, i canini
lunghi affondati nella carne della povera bestia, sembrava
di vedere una scena di caccia della tigre dai denti a sciabola
su un qualche libro per ragazzi, solo che c'era molto più
sangue.
Una volta finito il pasto mi ha guardato, non era ancora tornato
normale, aveva tutto il muso sporco di sangue, nei documentari
i ghepardi sono dolci anche con il muso insanguinato, lui
no; faceva paura, sapevo che non mi avrebbe fatto niente,
ma mentre lo fissavo indietreggiavo, ho battuto la testa contro
un secchio appeso alla porta, quando ho rialzato lo sguardo
dopo un paio di secondi, ho rivisto il Kiko che conoscevo,
tanto che ho pensato di essermi fatto suggestionare da anni
di horror malriusciti, poi ho visto la pecora stesa a terra,
mi fissava con i suoi occhi, mi chiedeva cosa le avessi fatto
per meritare tanto.
Era morta ma mi fissava, il collo le gocciolava, ogni goccia
finiva su una tela grezza che doveva essere la sua cuccia,
le gocce mettevano in risalto il disegno della tela spandendosi
lungo gli intrecci che la componevano, dopo qualche minuto
sembrava una pecora uscita da una foto di Toscani o da un
bagno di mercurio cromo, sono uscito di corsa e probabilmente
se non mi fosse venuto dietro anche lui, i cani mi avrebbero
sbranato, visto che si sono messi a corrermi dietro come se
fossero appena stati liberati da catene che non avevano e
che li hanno ripresi non appena Kiko è tornato al mio fianco.
Ho sentito i cani ammutolirsi improvvisamente, ma non mi sono
accorto di lui finché non sono arrivato alla macchina ed ho
iniziato a vomitare, penso che lo stomaco non mi sia rigirato
solo perché ad un certo punto ho incominciato a piangere,
e non riesco a piangere ed a vomitare in contemporanea.
Lui ha aspettato tranquillamente che tutto fosse finito senza
proferire parola, aveva ragione a non volermi portare.
Fino a stamattina ero convinto che, a pensarci bene c'è gente
che non merita di vivere: assassini, spacciatori, violentatori
vari sono i veri mostri, me ne ero convinto, uno alla settimana
avrei abbassato il numero di crimini in città; ma io non voglio
diventare un felino d'altri tempi, non sopporterei l'idea
di subire una trasformazione del genere.
Probabilmente i vampiri non possono specchiarsi proprio per
questo, la natura gli ha voluto dare questa ulteriore protezione.
In macchina non ho avuto il coraggio di guardarlo, avevo paura
di rivedere quell'espressione che aveva prima, probabilmente
la sua vera espressione, senz'altro quella che avrà il 30
quando al posto della pecora ci sarò io, con i suoi denti
nel collo e lo sguardo fisso nel vuoto a chiedermi perché
proprio a me.
Quando siamo arrivati a casa, prima di lasciarmi, mi ha detto:
"Se la cosa ti può essere d'aiuto, non ha sofferto". Certo
non stava godendo, non gli ho risposto, ma non ce ne era bisogno.
Adesso non mi rimane che andare a letto, so già che non prenderò
sonno, come chiudo gli occhi si aprono nella mia mente quelli
della pecora, voglio piangere, voglio risvegliarmi domani
ed accorgermi che era tutto un incubo.
Mi tremano le mani, non ho la forza di guardarmi allo specchio,
ma non ne ho neanche bisogno, so perfettamente che faccia
e che colorito ho, penso di lasciare questo diario stampato
sopra la scrivania, forse potrà servire a qualcuno, forse
sarà scambiato per un romanzo mal riuscito.
Voglio dormire, anzi vorrei sparire, "sim sala bim". Tanto
lo sapevo che non funzionava, buonanotte.
Lun.
27 Aprile.
Ho
deciso di non andare a lavorare, né oggi né per i prossimi
tre giorni, devo pensare, soppesare, valutare.
Come recitava il titolo di James Bond, "Vivi e lascia morire"?
Già ma io non assomiglio a Sean Connery.
Mi devo decidere, le possibilità sono poche e chiare: morire
per mano di Kiko, diventare un vampiro, probabilmente inappetente,
morire per mano mia e fuggire.
Le ultime due, che sono state le prime che avevo preso in
considerazione, le ho già scartate tempo fa, e non sono sorti
nuovi elementi a loro favore, la scelta si limita alla pace
eterna ed all'eterna dannazione; e pensare che ci sono più
o meno seicento persone in tutta Italia che giocano a fare
i vampiri, beata innocenza, vorrei trovarmi anche io in un
gioco di ruolo.
Conte Vlad perché io? Non penso di essere l'unico che nutre
un certo interesse per l'affascinate mondo dei vampiri, meno
male che i licantropi mi stanno antipatici, potrei diventare
il primo vampiro peloso ed ululante alla luna piena.
Quando mi metto a scrivere lascio che la mente vada libera,
troppo libera, forse non mi aiuta poi tanto, certo faccio
parecchio esercizio con le dita, ma poco altro; inizio a scocciarmi
di questo diario e del dottore che me l'ha consigliato, dovrei
fargli una visitina notturna, così poi vediamo lui come dorme.
Incomincio a dire stronzate, anzi le sto scrivendo il che
è peggio: quando ti limiti a dirle, apri le finestre e le
fai uscire. Anche se così entrano le zanzare.
Mar.
28 Aprile.
Non
ho neanche iniziato a scrivere, e già mi sono scocciato.
In famiglia mi guardano come se fossi un pazzo, non è detto
che non abbiano ragione, sono due giorni che non vado a lavorare,
passo tutta la mia giornata steso sul letto a fissare il soffitto
ed a pensare, devo capire qual'è la strada giusta, ammesso
che ne esista una.
Sto piangendo, l'ultima volta che mi era successo di piangere
per eccesso di nervosismo, ero piccolo e mentre parlavo al
telefono con un mio amico, mia sorella mi fece uno scherzo,
decisamente da stronza, volevo ammazzarla di botte, non potevo,
liquidai in fretta il mio amico ed andai a sfogarmi nella
mia stanza, piansi come un bambino che piange, penso che mia
sorella abbia rischiato la vita in quell'occasione.
Speriamo che la tastiera non subisca danni, per adesso c'è
una goccia sulla "F", cercherò di non farne cadere altre.
Per evitare casini vado sul letto.
Mer.
29 Aprile.
Mi
sono dovuto costringere a scrivere, non so se ho fatto bene;
il fatto è che oggi mi sembrava di avere la mente particolarmente
lucida, non c'era un ragionamento che non filasse, quindi
questa non è altro che una perdita di tempo, ma questo l'avevo
già capito lunedì, ed ogni giorno diventa sempre più pesante
e faticoso portare a termine questo compito, non so se domani
sarò capace di accendere il computer.
Ho meno di ventiquattr'ore, ottantaseimilaquattrocento secondi
non intendo perderne altri a battere su una tastiera.
Gio.
30 Aprile. Non pensavo di riuscirci, ma mi sono detto: "Una
volta che ho scritto per tutto Marzo e praticamente tutto
Aprile, sembrava brutto lasciare vuoto proprio l'ultimo giorno,
quindi qualcosina devo scriverla, magari solo un paio di righi
per fare presenza, e completare l'opera"; ed eccomi qua, anche
se per l'ultima volta.
A dirla tutta sono anche un po' più sollevato rispetto agli
ultimi giorni: ho fatto un sogno stanotte o era ieri notte,
non ho mai capito se con stanotte si intende la notte che
si è trascorsa o quella che si deve ancora trascorrere; a
scanso di equivoci diciamo che ho fatto un sogno importante
la notte fra il 29 ed il 30.
Mi sono messo d'impegno a pensare ecc. ecc. ed invece la risposta
mi è arrivata da un sogno; esiste qualcosa di meno razionale
di un sogno?
Finalmente ho capito cosa devo fare, e mi meraviglio di aver
avuto dubbi, fino a ieri pensavo che avrei chiesto a Kiko
una proroga, ma adesso so che sarebbe inutile e stupido allungare
i tempi, a dire il vero lo sapevo anche prima ma non avevo
il coraggio di confessarmelo.
Se devo proprio essere sincero, allora la verità e che non
volevo fare una figura di merda con lui e Natalia, inginocchiandomi
ai loro piedi e chiedendo perdono, anche se devo ammettere
di averci pensato; dopotutto penso che ormai anche Kiko mi
consideri un amico più che una pecora, e forse mi sarebbe
anche venuto incontro.
Questo vento lo conosco, l'effetto è lo stesso della prima
volta, ed infatti li sento che parlano sul balcone, non mi
ero sbagliato la voce di Natalia è spettacolare, ma adesso
devo andare a raccontargli il mio sogno, voglio vedere se
anche loro lo interpretano come ho fatto io.
Certo non è detto che sia la scelta giusta, ma per quanto
ne so io è la meno sbagliata. Sono felice che Kiko abbia esaudito
il mio ultimo desiderio.
Addio diario.
di Osvlad