Questa storia mi è stata raccontata così come la sto per esporre, niente fantasie, niente variazioni, e parecchi testimoni della mia famiglia.

Siamo nel 1957, ad Asmara una cittadinà molto tranquilla dell'Eritrea (Stato adesso parte dell'Etiopia).
Si parla di una tipica sera, calda, nebbiosa, e umida ,che però aveva qualcosa di speciale...
Questa storia inizia vicino ad un ponte, dove dei muratori stavano costruendo una casa; una sera ,mentre tornavano a casa dopo il duro lavoro del pomeriggio, passarono per quel ponte, che la maggior parte della gente del paese, riteneva magico.
Però pochi lo attraversavano di sera, perchè giravano strane leggende su quel posto.
Ritornando alla storia quei poveri sventurati camminavano ignari di quello che nascondeva quello spesso banco di nebbia che li avvolgeva...
Ad un tratto uno tra loro scorse una figura umana appoggiata alla ringhiera, un tipo tozzo con pochi capelli coperti da una bombetta blu, intonati con il resto del vestito.
Aveva anche una valigetta ventiquattr'ore gonfia di vestiti, come se fosse appena arrivato da un lungo viaggio.
Ma sembrava conoscere molto bene quel posto, e appena si accorse della presenza dei tre operai si girò e spuntò una tipica faccia europea schiacciata e grassottella...
-Ha bisogno di qualcosa, signore?- domandò uno dei tre allo strano europeo, che ascoltò la domanda con poco interesse; sembrava immerso nei propri pensieri, addirittura sembrava quasi trasparente.
Forse suggestione?
-Sta bene, ha bisogno di aiuto?- insistette un po' timoroso...
A quel punto lo strano personaggio si girò nuovamente verso di loro, stirò un sorriso evidentemente malinconico e sotto gli occhi di tutti e tre svanì.....
Rimasero qualche secondo lì a scrutare l'oscurità alla ricerca di quel signore, ma nulla sembrava testimoniare la presenza di quella persona in quel posto.
Nessuno si può sognare lo shock che ebbero sapendo che quello che avevano visto era impossibile, ma era successo e dubitare della loro fermità mentale lì rendeva ancora più sconvolti.

Il giorno dopo furono ritrovati in quello stesso posto per terra, con gli occhi sbarrati. Furono portati in ospedale dove rimasero per tre giorni, senza mangiare o bere, parlavano solo di quella sera e di quello che avevano visto.
Ma come si può immaginare nessuno gli credette tranne alcune persone che utilizzarono la loro testimonianza per montare quelle assurde leggende che giravano per il paese.
Fantasmi... solo favole, ma molte volte tutto risulta surreale nella nostra vita... pure noi.


di Xorn