Il mio cuore, il mio animo, sono così oppressi: perché?
In me c’è amore, in me c’è tutto, perché non posso mostrare ad alcuno il mio infinito?

Oh, mio Signore, vieni finalmente a portarmi via,
lontano, dove tu vorrai, dove il mio animo ti si svelerà, meravigliosamente, dove io
possa prendermi cura dei tuoi pensieri, dei tuoi sogni…

ormai l’attesa è divenuta insopportabile,
l’incessante ricerca mi sfinisce,
tu sei crudele a tendermi la mano e poi
lasciarmi cadere di nuovo nell’abisso:
ho forse offeso il tuo splendore?

Ho forse infangato l’immensità’ del vostro pensiero?
Perdonatemi.

Il mio Essere, o quel che ne rimane,
tende verso di voi, Signore,
a voi è consacrata la mia vita.
Per voi la mia anima s’è espansa all’infinito,
in voi sono nata,
in voi cesserò d’esistere.

Lacrime, pianti, ire soffocate, desideri ora illusioni. Perché?


di Ligeia