Ero per le strade di una notte,
trafitta da finissimi aghi di pioggia.
Trascinavo i miei passi fra i lampioni languenti, come stelle ubriache.
Fu così che incontrai la morte,
pallida ed immobile in un angolo.
La vidi fissarmi, in piedi in una pozza di luce,
mi offrì il suo bacio ed io a lei la mia povera vita,
un noioso rosario di giorni...
La tenebra avviluppò ogni cosa e noi risalimmo dopo un secolo,
come naufraghi in superficie, lucenti nel buio, fratelli della pallida luna.
Da allora, passeggio, ogni notte,
leggera e mi fermo in un angolo...
ad aspettare.

di Cl@udia