Il termine messa nera era anticamente usato per indicare le messe da requiem per i defunti e non aveva connotazioni sataniche.
Lo stravolgimento del suo significato in termini "satanisti" si ebbe verso la seconda metà del 1600 grazie alla più famosa strega di Parigi: Catherine Monvoisin detta La Voisin.

La Voisin fu anch'essa coinvolta nello "scandalo dei veleni" che investì la corte di Versallies e alcuni nomi illustri della nobiltà.
Tutto ebbe inizio con la condanna a morte per decapitazione della Marchesa di Brinvilliers, Marie Madeleine d'Aubray, già famosa a corte per la sua relazione con l'achimista e mago Jean-Baptiste Gaudin de Sainte-Croix. La donna creava e utilizzava veleni sperimentandoli presso l'ospedale per i poveri: gli sfortunati che vi erano ricoverati, infatti, le facevano da cavie umane per i suoi esperimenti.
Dopo la sua morte vi furono numerosissime denunce per presunte pratiche demoniache ed avvelenamenti; ciò costrinse il re Sole ad impartire l'ordine al ministro Colbert di far sorvegliare le fattucchiere venditrici di polveri, filtri ed incantesimi, che a quei tempi abbondavano nella capitale francese.
A quel tempo una delle più celebri era La Voisin, abile fattucchiera, cartomante, chiromante, nota procuratrice di aborti. Con il suo amante, l'indovino Adam Lecouret, detto Le Sage, La Voisin distillava anch'ella veleni.
Inizialmente le clienti della Voisin erano donne del popolo ma successivamente la sua casa iniziò ad essere frequentata anche da molte nobildonne sia per procurarsi aborti sia per acquistare veleni per uccidere le rivali.

Una delle più famose clienti della Voisin fu certamente Françoise Athénais, marchesa di Montespan, favorita del Re. I particolari di tali contatti vennero alla luce nel 1678, dopo l'arresto dell'indovina da parte di Nicholas de La Reynie, luogotenente generale della polizia del re. Dalle indagini emerse che la marchesa de Montespan non soltanto chiese alla fatucchiera di prepararle pozioni d'amore da somministrare al Re, ma commissionò persino messe nere.
Si sa che la Voisin officiò tali riti e che la Marchesa de Montespan vi partecipò attivamente e che negli stessi riti furono compiuti sacrifici umani (precisamente di bambini).
Al termine delle indagini di de La Reynie, ben 216 persone vennero arrestate: ad alcune di esse fu comminata la condanna all'esilio, ad altre il carcere a vita, a molte di loro - fra cui La Voisin - fu inflitta la pena capitale.

Nel 1679 il re Luigi XIV istituì un tribunale speciale contro i delitti di stregoneria, parallelo all'Inquisizione e segretissimo, presieduto da de La Reynie, chiamato la "Camera Ardente". Le sentenze di questo tribunale erano senza appello.