La Bibbia ci dice: “L’uomo, nato di donna, vive pochi giorni, ed è sazio d’affanni. Spunta come un fiore, poi è reciso; fugge come un’ombra, e non dura. […] Se l’uomo muore, può egli tornare in vita?” (Giobbe 14:1-2, 14)
A legger queste righe ci sarebbe poco di che stare allegri già in vita, ma dopo?
La stessa Bibbia da cui queste righe sono tratte in altri passi ci esorta ad un comportamento virtuoso in vista della vita eterna oltre la morte. Fatti salvi i casi eccezionali di Lazzaro e Gesù Cristo il ritorno in vita nella tradizione cristiano-cattolica è fortemente in dubbio.
In numerose altre religioni, dalle più antiche alle più moderne, e tradizioni tra la vita ed un eventuale ritorno in vita, di cui qui non parleremo, possono esserci numerosi “stadi intermedi”.
Parliamo di tutti quei fenomeni che spesso sono stati ricollegati alla vita di individui dopo il decesso.
Innanzi tutto i principali: Fantasmi, spettri e spiriti.
Da Wikipedia possiamo apprendere che: “Il fantasma (chiamato anche spettro o larva dal latino larua) è un'entità delle leggende e del folclore. Ci si riferisce ad esso come ad una presenza incorporea, spesso caratterizzata da alcuni elementi (avvolta in un sudario oppure senza testa, contornata da una certaluminescenza o che produce un rumore di catene). Del pari anche le circostanze delle apparizioni sono caratterizzate da elementi ricorrenti quali l'ora notturna, i luoghi lugubri e isolati, ecc.
Il vocabolo fantasma, dal greco antico phantasma a sua volta da phantazo (passivo e medio phantazomai : "io appaio"), aveva il significato di apparizione (intesa come manifestazione soprannaturale) e solo con il tempo il suo significato si è ristretto ad indicare l'apparizione di un defunto. Il fantasma è una figura ricorrente nella tradizione popolare e letteraria, praticamente di tutte le civiltà. Nella tradizione orientale e in quella greca e romana l'apparizione dei fantasmi non è associata al sentimento della paura.
Il fantasma è un tipico personaggio della letteratura fantastica e dell'orrore. Un esempio celebre si trova nell'Amleto di William Shakespeare. Nei racconti horror i fantasmi infestano di frequente vecchi castelli o antiche magioni. Nei racconti per bambini, il fantasma può assumere un ruolo positivo.”
Secondo questo principio quindi fantasmi e spettri sono sinonimi.
I fantasmi, nella tradizione, sono per lo più spiriti di morti che non hanno trovato la pace per qualche motivo e che di conseguenza continuano a vagare su questa terra, in genere nel luogo dove avvenne il fatto (spesso una morte violenta) che generò la loro inquietudine. Il fenomeno "infestazione" è antico come la storia dell'umanità (si narra che lo spettro di Giulio Cesare sia apparso a Bruto prima della battaglia di Filippi) e la prima testimonianza scritta è arrivata già nel primo secolo in una lettera di Plinio il Giovane (61-113 d.C.) in cui si racconta come il filosofo Atenodoro avesse risolto un caso di infestazione ad Atene, dando la giusta sepoltura alle ossa del fantasma che appariva nella casa.
Va sottolineato che, a differenza di quanto suggerisca molta parte della narrativa e della produzione cinematografica, che necessitano di pathos per attrarre l'attenzione, le cause della permanenza non devono essere necessariamente tragiche o violente.
Motivi per il permanere possono infatti essere una particolare affezione per un luogo o persona, la sensazione di lasciare opere incompiute ritenute importanti, il desiderio di proteggere un luogo o una persona o altro ancora.
L'inghilterra vanta una lunga tradizione di fantasmi, di case infestate e di cacciatori di fantasmi. Harry Price 1881-1948 studiò i fenomeni del Rettorato di Borley, la casa più infestata in Inghilterra. Peter Underwood appartenente al Ghost Club, dopo 40 anni di ricerche e appostamenti notturni in case infestate è diventato una vera e propria autorità in materia e ha scritto moltissimi libri. Nella sua Guida al Cacciatore di Fantasmi egli scrive che esistono differenti spettri:  

1) Residui psichici. Questi spettri appaiono sempre nello stesso identico modo, riproducono gli stessi gesti, ripetono gli stessi suoni come in un film. Essi seguono i percorsi del vecchio edificio; ad esempio passano un muro se una volta lì esisteva una porta che in seguito è stata murata.

2) Spettri storici. Sono spettri che sembrano legati ad antiche dimore e che sono diventati famosi. Es. la "Dama Bianca".  

3) Spettri ciclici. Sono spettri che appaiono solo in un certo periodo di tempo seguendo ricorrenze annuali, decennali, secolari...  

4) Spettri moderni. Si tratta di spettri di persone morte recentemente. Esempio lo spettro del pilota Bob Loft visto circa 20 volte dopo che il suo aereo dell'Eastern Airline Volo 401 si è fracassato in Florida nel dicembre 1979 uccidendo 101 persone.  

5) Spettri dei viventi. Gli spettri di persone addormentate o in stato di incoscienza sono stati visti da parenti o amici. A volte durante il sonno lo spirito (il doppio) del dormiente lascia momentaneamente il corpo. In questi casi tuttavia esistono altre interpretazioni che chiamano in causa anche il "corpo astrale" di una persona. L'inclusione nell'elenco degli spettri quindi segue l'etimologia classica di "apparizione" non essendo riferito ad un decesso.  

6) Spettri di moribondi. Categoria molto comune. Spettri di persone in punto di morte appaiono talvolta ai parenti, ed essi comprendono che il loro familiare è in pericolo.  

7) Spettri di famiglia. Sono apparizioni di figure simboliche (es. Dame velate, Banshee che piangono in Scozia...) che preannunciano la morte di un familiare. Nel caso in particolare delle Banshee, nonostante l'aspetto e le modalità di "comunicazione" l'intento dell'apparizione sembrerebbe essere di avvertire e proteggere i membri della famiglia da pericoli esterni incombenti. Non di rado però nei racconti è l'apparizione stessa a portare i familiari cui la banshee è legata alla follia o alla morte dato che solo loro possono vederla.  

8) Oggetti infestati. Sono gli oggetti che ritengono l'influenza, buona o malvagia, del loro possessore (es. il teschio di Bettiscombe Manor, che urlava ogni volta che veniva allontanato dalla sua villa).  

9) Spettri fraudolenti. Sono frutto di frode per burla o gioco. ( e quindi non reali spettri )  

10) Spettri dei morti. Sono spettri di persone decedute da poco che appaiono per un breve periodo ai familiari o amici con uno scopo ben preciso: riparare un torto, rivelare l'esistenza di un testamento, ecc.  

11) Spettri di animali. Molti spettri di cavalli,cani sono stati visti negli Stati Uniti e in Europa, e anche di gatti, pecore, uccelli, animali selvatici e perfino lo spettro di un maiale.  

12) Poltergeist. E' una parola tedesca e significa: spirito rumoroso. Non bisogna confondere i fenomeni poltergeist con gli spettri. Il poltergeist comprende manifestazioni paranormali tipo: sollevamento di oggetti, movimento di oggetti, lampadine che esplodono, acqua che sgorga dai muri, pioggia di pietre, ecc. Il fenomeno è documentatissimo e fotografato. Il poltergeist avviene in presenza di un adolescente psichico con conflitti, insoddisfazioni, frustrazioni. L'adolescente (o il giovane, o l'handicappato) scatena senza volerlo una energia sconosciuta e questa energia va a colpire gli oggetti. Il poltergeist scompare da solo con il tempo e non è mai pericoloso.  

13) Infestazione. E' la presenza, in un luogo, di manifestazioni paranormali tipo: venti freddi, odori, colpi battuti, ecc. Nel poltergeist quando l'adolescente in crisi va via, i fenomeni cessano subito. Nell'infestazione i fenomeni rimangono.

Nella maggior parte delle tradizioni il fantasma è ritenuto essere lo spirito o anima di una persona ritornata o rimasta dopo la morte, anche se in passato c'e' chi ha discettato sulle differenze, anche etimologiche dato che in ambito filosofico e nelle religioni, differentemente dall'essenza metafisica del tempo eterna e non ubiqua dimorante all'interno dell'uomo chiamata anima, spirito indicherebbe generalmente l'essenza metafisica dello spazio non eterna e ubiqua dimorante anch'essa all'interno dell'uomo, come traduzione del sanscrito e dell'ebraico ruach attraverso il greco pnéuma, mentre anima più propriamente traduce il sanscrito Atman e l'ebraico nephesh attraverso il greco psyche.
Esistono anche interpretazioni non intimiste/spiritiste e non religiose del fenomeno.
In parapsicologia i fantasmi potrebbero essere un frutto della telepatia. In casi di forte stress mentale e/o emotivo, il nostro cervello, a detta di questa teoria, potrebbe in qualche modo "sdoppiare" la nostra persona che andrebbe così a manifestarsi sotto forma telepatica. Secondo alcuni studiosi questa ipotesi coprirebbe addirittura la maggioranza dei casi esaminati, ma non è accettabile in campo scientifico, e comunque rimane difficilmente applicabile ai casi di defunti da tempo.
Più originale la teoria dei buchi spaziotemporali:
I padri di questa teoria sono fondamentalmente due: il ghost hunter Peter Underwood e il professore Hermann Wilkins dell'Università dell'Ohio (USA) sostengono che, grazie a particolari situazioni ambientali, si possa creare una sorta di "buco nella luce" che renderebbe possibile vedere nel passato per pochi istanti.
Questo spiegherebbe perché i fantasmi vengono visti ad oltrepassare i muri, a fluttuare nell'aria ed a camminare immersi per metà nella strada; questo perché molto probabilmente nel passato non esisteva quel determinato muro, c'era una dunetta oppure la strada non era ancora stata costruita. Questa teoria sta prendendo piede negli ultimi anni, pur non avendo alcun fondamento scientifico e mancando di ogni possibilità di verifica. Inoltre, vista la natura unica dello spaziotempo, questa teoria non spiega il motivo per cui si avrebbero questi slittamenti solo in termini di tempo e non di spazio.
Un capitolo a parte poi meriterà la disanima delle caratteristiche "sociali" dei fantasmi. Secondo molte fonti infatti i fantasmi o spettri possono desiderare di interagire coi viventi per ottenere l'esecuzione di azioni, ma non tutti sono benevoli o disinteressati. Al contrario esistono varie classificazioni di fantasmi che vengono indicati come propensi volutamente ad atti di tipo dannoso, spesso o perchè tale era già il carattere del vivente o per risentimento e sentimenti negativi quali invidia, gelosia e desiderio di vendetta.
Tutto ciò però ovviamente presuppone che un'entità classicamente incorporea sia dotata di pensiero e sentimenti, presupponendo quindi altresì che questi tratti siano disgiunti completamente dal corpo fisico ma risiedano nell'anima oppure che siano il prodotto di un "eco della mente" che ha permeato un dato luogo o oggetto.
Quest'ultima teoria trova spesso adito in chi ritiene l'anima o lo spirito esistere ed essere un fenomeno naturale, spesso connesso al magnetismo o all'elettromagnetismo e che pertanto può resistere dopo la morte del "proprietario" in maniera del tutto "scientifica" e naturale. Da un punto di vista scientifico questa teoria è ad oggi non-dimostrata.