Verso la fine del 1700 nella borbonica e funerea Sicilia si verificarono casi di vampirismo. In quegli stessi anni il poeta Johann Wolfgang Goethe si aggirava per l’isola in cerca di ispirazione per quell’autentica sinfonia del bene e del male che sarà il Faust.
Pura casualità? No, visto che Goethe incontrò a Palermo uno strano barone, tale Federigo Bosconero, dell’antica casata dei Bosconero, che si rivelerà essere un figlio di Satana, e dunque un vampiro, in lotta con il fratello per la conquista del titolo di arcivampiro, suprema carica tra le forze del Male.
Questa esperienza terrificante, che segnò l’esistenza del poeta tedesco e lo spinse a comporre il Faust, non venne mai svelata.
Solo il recente ritrovamento di un manoscritto attribuito a Goethe ha riportato alla luce la verità: una lunga confessione in cui il genio tedesco racconta il tremendo incubo vissuto in prima persona in Sicilia nel 1787.
L’eterna notte dei Bosconero di Flavio Santi dà voce a tutto questo: casi di vampirismo in Sicilia, catene di omicidi truculenti, misteri ed enigmi, che lentamente e inesorabilmente si schiudono agli occhi e alle orecchie di un incredulo Goethe.
“La vita vive nel sangue” diventerà il refrain, ipnotico e terribile, dell’esperienza siciliana, e vi condurrà a un finale sorprendente. Dove scoprirete il mistero dei misteri, l’indicibile per eccellenza, l’innominabile.
I vampiri non sono più un’esclusiva delle terre nordiche e orientali: anche la Sicilia è popolata di questi esseri, e in una Palermo fosca e cupa essi uccidono senza pietà, per poi darsi ritrovo sulla cima più alta, il monte Pellegrino, in un devastante sabba finale.


L'eterna notte dei Bosconero - di Flavio Santi
E notte. Siete in un paese straniero. Non siete nel vostro tempo. Un ambiguo personaggio vi avvicina in una locanda e inizia a raccontarvi una storia di indicibili orrori, di mefitici miasmi e di presenze demoniache. E, più di tutto, voi siete J.W. Goethe: l'autore che rivoluziona la letteratura mondiale, l'alchimista, lo scienziato - uno che dovrebbe sapere tutto. In quella misteriosa e appassionante vicenda di sangue sparso e teste mozzate tutto può essere vero e tutto può essere falso. Il racconto è talmente ipnotico che non riuscite più a sottrarvi, vi trascina in un viaggio iniziatico e terribile, in una storia che non può essere detta, per il terrore che irradia, se non quando tutto è finito. E infatti quello che vi apprestate a leggere è l'ultimo libro di Goethe, il suo più tremendo, il capitolo assente dal celeberrimo "Viaggio in Italia". La vicenda dei nobili decaduti Bosconero ruota attorno alle sospette catatonie dell'erede Federigo, al parricidio che ha condotto in manicomio suo fratello, alle sparizioni improvvise del servo Barcellona e del precettore Blasco Telamonio, agli efferati delitti e agli sconvolgenti ritrovamenti di resti umani. Sullo sfondo, una Sicilia borbonica, pestilenziale, epica e fantastica, strapiena di personaggi che vanno dal grottesco all'inquietante. [ ... ]