Secondo una teoria filosofica esiste fra il corpo materiale e l'anima, negli esseri umani, una seconda anima. Questa sarebbe una sorta di collegamento fra lo spirito ed il corpo.
Rappresentava, questa teoria, una spiegazione al fenomeno del vampirismo, giacchè si poteva supporre che, una volta morta la persona, l'anima liberata dal corpo tornasse allo spirito mentre la seconda anima, più "terrena" e molto più legata alla fisicità non riuscisse a sempre a disgregarsi rapidamente.
Da qui l'ipotesi delle apparizioni dei defunti identificati come "vampiri" che tormentavano i parenti pretendendo di continuare a vivere come prima del loro trapasso e nutrendosi di sangue.
I congiunti che testimoniavano il "ritorno" dei loro cari, infatti, secondo questa teoria non vedevano realmente lo scomparso ma la seconda anima.
Questa restava presente fino a che il cadavere non fosse stato decapitato, impalettato e meglio se, infine, bruciato.
Fatto tutto ciò l'apparizione cessava.
Questa teoria fu seccamente già smentita da Giuseppe Davanzati:

"[...]Ma perchè questa è una dottrina ideale e senza fondamento veruno di ragione, nulla da questa si può concludere per la soluzione del Vampirismo. Primo perchè non si fa capire a che serve di ammettere questa seconda anima materiale dell'uomo, quando colla sola anima spirituale si può a tutto supplire secondo la massima filosofica, che non sunt multiplicanda entia sine necessitate, e s'ammetterebbe nell'uomo una forma inutile.
Né vale a nulla la risposta, che si potrebbe addurre, che l'anima spirituale ha di bisogno di questo veicolo, di quest'anima materiale sì, ma fluida e sottile per agire in esso; mentre si risponde che il plus et minus, secondo i filosofi non variant substantiam [...] E molto meno a nulla suffraga ciocchè mi si potrebbe dire in comprova di questa seconda anima, cioè che questa serve per custodire il corpo suo fido compagno già morto e sepolto nel suo sepolcro; mentre cui bono, tal costudia, atteso che anche questa col cadavere si marcisce e si corrompe nel suo avello; e chiunque lo volesse involare, o maltrattarlo, tanto ad onta ed a dispetto della custodia di questa seconda anima, lo farebbe e lo potrebbe fare.
Dunque non servendo a nulla tal custodia, ed essendo affatto inutile e superflua questa seconda anima ideale immaginaria, cade a terra l'ipotesi, e nella si può conchiudere con essa [...]" [dalla Dissertazione sopra i vampiri di G. Davanzati]