Il vampiro è sempre esistito ovunque in origine era rappresentato come un'entità non incarnata, identificata con la paura per l'invisibile per una minaccia potenziale per lo sconosciuto e per l'informe. Egli stesso era rappresentato come polimorfo ed è stato spesso confuso con il goule o i licantropi. Poco importa egli si trova in tutte le culture dalla più primitiva alla più moderna: egli è il Ladro di Vite. In ogni caso oggi il vampiro non ha più queste qualità. È stato ridotto ad un morto vivente che esce dalla terra per succhiare il sangue dei viventi, un conte Dracula universalizzato: cos'è accaduto? Parrebbe quasi che di comune accordo tutti i bevitori di sangue si siano raggruppati dietro un unico viso della loro razza. Com'è possibile che sia accaduta una simile metamorfosi? Prime tracce La Grecia ci ha lasciato le sue leggende sui bevitori di vita e di sangue, così come l'impero romano, gli assiri, gli egiziani, i galli… ovunque spiriti dei e demoni hanno fatto parte dell'umana quotidianità ciò nonostante il vampiro non si confonde nell'antichità con altre forze sconosciute con le quali l'uomo si è confrontato. Egli è sempre stato identificato con la paura ignota che può prenderti in ogni momento dal buio, dall'ombra. Ma per ritrovarne le tracce nella storia dobbiamo risalire a quei sacrifici sanguinosi dedicati a creature soprannaturali che possiamo identificare come fuggite alla morte ovvero non-morte; ed ai racconti che hanno contribuito a filtrarne l'esistenza attraverso il mito e la superstizione. Ma ciò che il vampiro è in grado di fare è già contenuto in quell'atavica paura: lo si teme e si elaborano sin dall'inizio riti funerari destinati a placare la morte per impedirne il ritorno. A tal proposito sono molteplici i rituali e le offerte agli dei sanguinari in tutta l'antichità (Lilith, Baal, ecc.).


Bibliografia

Fonti:
  • "Licantropi e vampiri" di Roland Villeneuve;
  • "Sang pour sang, il risveglio dei vampiri" di Jean Marigny;
  • "La carne e il sangue" di R. Nolane e E. Campos;
  • "B.A.BA des vampires" di J-P Ronecker;
  • "La Sorciére" di Michelet.