La transizione da umano a vampiro può durare per un periodo che va da sei a nove mesi, durante i quali, l'individuo subisce una trasformazione fisica, psicologica e mentale.
Il virus che causa il vampirismo è ancora poco conosciuto, così in molti casi, rassomiglia ad un virus molto primitivo chiamato: Prione, una forma di vita che con l'emergere della BSE (soprannominato Mucca Pazza) è diventato, negli ultimi tempi, il soggetto di nuove ricerche.
Molti virus causano malattie infiltrandosi nel sistema vitale ospite, quindi, attaccando cellule specifiche e rimpiazzando il DNA della cellula con una copia del loro.
Proprio in questo modo si creano nuovi virus i quali attaccano altre cellule e così via.
Il corpo ospite, quindi, riconosce queste cellule infette come "estranee" ed il sistema immunitario lavora per sradicarle.
Il virus del vampirismo, lavora in modo analogo ma: gli attacchi di questo virus al corpo ospite sono di adattamento piuttosto che di cambiamento del DNA delle cellule, aggiungendo un codice extra al codice del DNA umano invece che sostituirlo.
Questo provoca due effetti: Primo: Il sistema immunitario dell'ospite è parzialmente indotto a credere che le cellule infettate siano ancora "normali" e di conseguenza è meno aggressivo nel rimuoverle.
In questo modo dà più tempo al virus di propagarsi all'interno del sistema ospite.
In secundis questo vuol dire che l'individuo resta maggiormente umano in apparenza, il nuovo DNA serve, infatti, solo ad aumentare la struttura esistente anzichè cambiarla totalmente.
Il virus del vampirismo è un organismo molto vecchio e ben evoluto, il quale dà benefici al suo sistema ospite in molti modi. Un virus tipo "Ebola" mostra il suo scarso adattamento per il fatto che uccide il suo sistema ospite correndo quindi il rischio di autolimitarsi.
Un virus dimostra il suo successo con l'adattamento, non con la distruzione.

TRASFORMAZIONE
Il vampirismo si trasmette in due modi: come virus attraverso i fluidi corporei (sangue, saliva, sperma) e geneticamente attraverso la riproduzione.

FLUIDI CORPOREI
Il virus del vampirismo è trasportato dalla saliva del vampiro e da altri fluidi corporei quando si trasmette ad un nuovo ospite. Perchè la vittima diventi un vampiro (presumendo che possieda un sistema immunitario sano) occorre un'esposizione ad una grande dose di virus attraverso: iniezioni o consumo dei fluidi corporei del vampiro (principalmente sangue).
E' improbabile che la scarsa percentuale di virus presente nella saliva possa essere sufficiente ad infettare un essere umano sano.
Il virus contenuto nella saliva serve a nascondere la visita del vampiro nel caso esso scelga di nutrirsi di un essere umano addormentato.
Il vampiro può mordere il collo, l'interno del ginocchio o altre parti soffici.
La ferita, quindi, contiene una piccola quantità di virus del vampiro che inizia immediatamente ad infettare la carne attorno ad essa.
La ferita si chiude rapidamente senza lasciare quindi distinguibili marchi: è tipico del vampiro l'effetto di una veloce guarigione con un tessuto surrogato.
Con il tempo questo processo si completa.
Il sistema immunitariio della vittima agisce per sradicare l'infezione data in modo leggero e ridotto.
La vittima si sveglia sentendosi fiacca e indolente e, forse, con il collo indolenzito, ma senza il sospetto di essere stato visitato da un vampiro.

UMANI MODIFICATI GENETICAMENTE
I geni aggiuntivi del vampirismo sono sottomessi ai geni umani.
Ciò significa che un bambino nasce come una coppia: una parte umana (e non un portatore) e una parte vampiro, che non diventerà vampiro effettivo autonomamente, benchè il bambino ne porti i geni.
Un bambino nato da due vampiri potrà comunque diventare un vampiro, benchè nato umano e sviluppare il vampirismo come "geni extra" durante lo scossone della pubertà.
Se due umani portatori di geni vampirici hanno un bambino c'è la possibilità che questo bambino sia un vampiro.
Comunque può essere un portatore o non avere alcun gene vampirico.

CASI SPECIALI
La stranezza del virus che causa la trasformazione in Wampyrus nosferatu ha due differenze dagli altri.
Esso è meno abile nel camuffarsi contro il sistema immunitario che quindi lo aggredisce più violentemente. Questo significa che durante il periodo attraversato per la trasformazione da umano a vampiro, il corpo dell'individuo ospite è sottoposto ad una battaglia fra il virus e il sistema immunitario.
Alcuni possibili nosferatu non divengono tali in quanto muoiono prima che il virus possa far presa. In altri il sistema immunitario vince e l'umanità è ripristinata.
I pochi che sono riusciti con successo a diventare vampiri nosferatu in grado di volare sono segnati da cicatrici in conseguenza di ciò che hanno passato.