I suoi occhi osservavano lo specchio, vedevano il candido corpo disteso, come una stella marina sul raso.
Nulla aveva importanza.
Osservava il gioco di ombre, che la luce ambrata della lampada creava, sulla superficie del corpo.
Nessuna sensazione sfiorava la mente tranne quell'immagine, volse il capo e si osservò la mano: la fascia nera che portava pareva un completamento del nastro di seta che la immobilizzava.
La mano che sfiorava quella pelle candida pareva non toccarla, sembrava toccasse qualcun altro.
Si, qualcun altro... la persona riflessa nello specchio sopra al letto.
Incuriosita osserva gli strumenti posti al suo fianco.
Osserva la catenella e le pinzette, prova una stilettata di dolore... e rabbia rabbia folle!
Non è l'essere allo specchio che odia ma lei...

di Lupa