Inebria questa mente
giovane e già stanca,
annega questo insieme di colori,
questo insieme di voglie
che futili mi sfuggono.
come un liquido, tuo, mi bagna,
ma dalle mie bianche e crepuscolari mani,
sfugge.
Inebria questa testa
inonda questo insieme
di tele e vessilli,
ombre ed ambiguità.
Placa quest'audace bellezza,
stordisci il sublime,
rendi comune il pensiero atomico.
Fa si che l'uomo che mi siede a fianco
abbia ciò che vuole.
Riempimi il cuore, svuotami le tasche.
Tienimi qui, donami superbia,
porta qui con me
i veri artisti.
Sei materia, sei rude,
sei un soffio di poesia,
sei l'essenza del viola,
che immobile,
tra queste mie tele rimane
e dona a me
spietata borghesia
cruda viltà



di Charles