Guardo la mia immagine scomporsi in una miriade di piccoli pezzi
Essenza primordiale,fuoco vivo che brucia.
Sento la mia carne lacerarsi,e il mio sangue pulsare,forte,senza sosta.
Cammino su quel che rimane di un sogno,
e le schegge del passato,flagellano la mia pelle,
pezzi di cristallo affilati,tristi e malinconici di antica bellezza.
I miei occhi si perdono in quell'immenso vuoto che sono io,
e voltandomi vedo il bambino che ero e l'uomo che sono.
Gioco di ruoli e parti,
io giullare triste e malvagio,
mercante di sogni venduti e comprati,
mercenario di quello che gli uomini non definiscono.
Patteggiatori di realtą effimere,sono un vostro oggetto,
messo all'asta,per l'acquirente pił appetitoso.
Le mie membra tremano e lievi gocce di sangue scivolano dai miei occhi,
lacrime improprie,singole anime di speranze e sogni lasciati morire.
Una nenia di bambini,anime innocenti,ma ormai non pił vive,
mi tiene compagnia ,sussurro incessante nelle mie notti silenti.
I miei sospiri cibo per il nulla,che vive dentro.



di Arkady Dracul