Giochiamo intorno a noi come fosse vita d'altri,
siamo braccia intorno a braccia
silenziose, ci stringiamo sottovoce
per non disturbare il vuoto che culliamo,
custodito, incatenato,
come il fato dentro agli occhi
del viandante in via statuto,
muto, immobile, riverso sulle strisce, incolpevole,
abbattuto senza logica e sbattuto a fondo pagina

Tutti uguali, tutti uguali a nessun altro,
siamo i numeri e le facce lucenti
di un dado d'avorio che non sarą mai lanciato,
come fosse buio
neanche pił i vestiti ci distinguono,
a passi stentati guadagnamo il posto pił nascosto
nel coro d'angeli stonati a cielo aperto,
siamo voci nella brina che risuona
e lentamente sta svanendo



di Giu