Lacere sono le tue nere vesti
e trema il tuo corpo nel gelo del vento di Ade,
che, crudele, sferza le tue carni sanguinanti.
Chi ti lascị ad avanzare, solo e ferito,
nell'ombra dell'oscura Valle della Morte?
Sconfitti, si sollevano i tuoi neri occhi,
credendo, ingannati, di veder nel livido cielo
il volto di colei che ti condanṇ, ingiustamente, a tal triste destino.
Non t'accorgi che accanto al tuo stanco passo
qualcuno cammina al tuo fianco e
raccoglie con le labbra il dolore che
segna il tuo volto d'argentee lacrime?
Bruciate sono le bianche e splendenti ali,
arse dal fuoco infernale che si sollevando
attorno al tuo corpo straziato, a proteggerti
dall'orrida tortura del Tartaro,
ma il tuo cuore spezzato non vede
il sorriso sofferto dell'angelo,
non sente la tua pelle gelida nella morte
la carezza sottile delle sue delicate mani.
Con te e per te la condanna subisce
d'esser divorato dalle fiamme,
e soltanto nel suo ultimo spasmo di morte,
mentre a te si stringe in un ultimo abbraccio
e avvolge alle tue spalle il suo corpo tremante
nell'estremo tentativo di difenderti,
comprendi il suo atroce sacrificio.
Non il dolore del fuoco, ma la rinuncia alla pace eterna.
Abbandonarti avrebbe potuto, e ritornar
alla dorata luce del cielo,
ma non ha saputo lasciar la tua anima dannata
a brancolar nelle tenebre eterne.
Ora, cacciato e arso, si risolleva il suo spettro,
ma nere sono le ali che ostenta sulla schiena perfetta,
e intreccia le dita ormai fredde alle tue.



di Black Fallen Angel