Non riesci più a parlare
Hai ucciso i tuoi pensieri
Il rimorso ti tortura
Ma è la tua natura
Nera è la Notte
Ma tu sei nero oltre il buio
Soffice la vita spezzata
Come un morbido collo di donna
La tua mano è segnata
La sorte è spesso carogna
E le battaglie vinte
Non produrranno più sacro lauro per te
Sei prigioniero di un' era
Sei prigioniero di un cielo
Il Leone ruggisce la pena
L'anima ha perso la vena
Nero come la tenebra
Giaci in eterno all'ombra di una lacrima
Eppur non tremerai
Non stringerai la morte al petto
Non ti inginocchierai innanzi al trono
E l'ingenuo ancora reclama
Il perdono del gelido Moro



di Vess Savage