27/05/03
Da Mina a Tara: Giù le mani dall'idraulico!!


Mina, raccolta l'approvazione di Tara,
con frenesia che in lei non è rara,
corre al locale per seguire i lavori
a controllare che il budget non sfori.
E chi ti trova che giuliva sfornella?
Oh qual onore, la marquise Gabriella!
Però qui, tra vanigliati odori,
viene distratta da certi rumori
seghe, martelli, un'imprecazione
alza lo sguardo: operai in azione.
Muscolosi ragazzi sudati e prestanti:
sarà pure un caso, ma son tutti aitanti.
Sospetto che, oltre alle selezioni,
Tara abbia curato anche le assunzioni.
Mia ineguagliabile Maestra dei Coltelli,
sei stata brava, li hai scelti belli.
Comunque ricorda (e lascia quel moro)
che non possiamo mangiare costoro.
Li abbiamo assunti per lavorare:
la ristrutturazione è da terminare.
Per cui frena la manina vogliosa
so a che pensi, brutta golosa...
Se osservo bene poi pare strano
quel movimento di Gabry con la mano.
Quando non guardo svelta protende,
quando mi giro lesta nasconde...
Un losco pensiero m'invade la mente!
S'ella collabora così diligente
non è perchè vuole cortese aiutare,
bensì desidera spiluccare!
Orrore delitto ed assassinio,
tragedia catastrofe abomino!
Mina s'infuria come un caimano,
intima alla marchesa di mostrare la mano.
La nobildonna con far contrariato
di sotto il tavolo estrae, sbranato,
un osso umano, una tibia, così a vista
direi che non abbiamo più l'elettricista.
Mie care amiche non c'è altro da fare
qui in cucina vi devo legare
se continuate a mangiare operai
questo locale non aprirà mai.
E non possiamo rimandare ancora
d'inaugurare è giunta l'ora.
Un sabato sera, Tara ha ragione,
sarà perfetto in questa stagione.
Una notte ruggente, da ricordare,
ma adesso presto: darsi da fare.
Dal tipografo a ritirare gli inviti,
dovevano già esser spediti;
il tappezziere poi da giorni attende
che qualcuno passi a pagare le tende.
Mancano i tappeti e rubinetti cromati,
luci soffuse e cuscini dorati.
Infine, amiche, vi lascio un dovere:
decidete voi come vestire
non proprio divisa, non uniforme
Ma un bell'abituccio a noi tre conforme
(mi piacerebbe di seta rasa)
che ci distingua padrone di casa...