3/11/2002
Da Tara a Mina: chiedo perdono, mai più v'abbandono



/me prende dalle mani della sua dotta Maestra il dono portatole e scelto con gusto sì tanto sublime, si inchina, ringrazia e s’appresta a favellare…

Tara pentita bussa alla porta
Appare Mina con smorfia distorta
“Mia Maestra non mi allontanare,
ho sbagliato, lo so, non mi mangiare
giuro e prometto che mai più accadrà
vedi mi fletto, in ginocchio sono già qua.”
Mina aspetta poco convinta
Teme che di Tara sia solo una finta;
arguta e sveglia vuole testare
quello che l’allieva sarà in grado di fare.
“Tara mia, allieva sagace
vediamo un po’ di cosa sarai capace,
tornare qui tu dovrai
e so già che Prudenza mi porterai,
ma attenzione la sciocca dovrà pensare
che noi due non la vogliam mangiare,
niente trucchi, niente inganni
niente tranelli niente affanni;
credo sia meglio la cara Valeriana
rimanga a casa a filarsi la sua lana
mai vorremmo che quelle due
faccian noi al forno invece del bue.”
Felice e contenta la giovine Tara
Ora è tornata la fedele scolara,
mai più la fanciulla sbanderà
pena la fiducia della Maestra perderà.
Veloce e contenta
Pronta e attenta
Tara s’appresta
All’altrui finestra.
Guarda, osserva, scrive e segna
“Questa volta ne sarò degna.
Mai più Mina farò impazzire,
la cara maestra non dovrò mai tradire”
La mappa crea, le parole riporta
Svelta si nasconde dietro la lor porta
Bussa solenne, l’uscio si schiude
Tara è dentro, la porta si chiude.
“Valeriana, prudenza..mie dilette
cosa cucinate, sento odor di polpette
qualche patata del pomodoro
due zucchine e un po’ d’alloro
questa cenetta sarà da gustare
come fosse l’ultima prima di nannare”
Tara sorride
Di gusto se la ride
Facendo questo l’allieva prende
dalla sua borsa (lei non s’arrende)
una boccetta dal fluido dorato
che presto nel sugo verrà mescolato
con grazia e perizia il liquido versa
“Fra poco la lor coscienza verrà persa”
Intanto Mina ansiosa ed effervescente
Cammina svelta nella dimora adiacente
Vaga nella stanza
Senza Costanza
“Ovvio è morta – fra sé dice-
La prossima volta non mi resta cha la sorella Bice;
prima, però, da Tara attendo
ciò che ora da lei pretendo”
Queste parole nella mente di Mina
Creano la strada verso la cucina
La fame è tanta, veloce avanza
Ma Mina non perde la sua eleganza
Taglia il pane, il fuoco accende
Prepara la tavola, sbircia dalle tende.
La giovane Maestra vede Tara soddisfatta
Immagina le due già in pignatta
“Questa volta la mia scolara
è stata capace, brava la mia Tara”
L’allieva veloce raccoglie le due
Senza sensi e distese ambedue
Fuori le porta
Una la scosta
“Io qui ti lascio mia cara Valeriana
in balia di Bacco e della dea Diana
Prudenza mi serve, tu non mi occorri
buona certo però saresti coi porri
ma ora di essi il nostro orto e vuoto
troppi ne abbiamo di fiori di loto”
Tara s’avvia con sulle spalle il fardello
“Mina -grida- accendi il fornello
la nostra Prudenza ormai è qua
sta pur certa che da qui più non se ne andrà”
Un ghigno maligno sale in Mina
Che ormai si sa la sua vita è la cucina
Felice e orgogliosa la dolce insegnante
Abbraccia Tara “Brava furfante”
Prudenza a terra giace
Silente e ormai non più vivace.
Senza parole la cena bene si prepara
Mina sorride soddisfatta a Tara
“Allieva mia, ma dimmi sincera
cosa ti aveva fatto quella megera?
Le sue parole ti avean distolto
Dimmi la verità, non hai toccato il Porto…
Cara ragazza, sei astemia si sa
Il bere di certo bene non ti fa”
“Mia istruttrice la testa non pensava
mi pento, hai ragione, sono un’ignava
vile, negligente
lenta e insolente
chiedo perdono per ciò che commisi
ma vedi tu che ben presto lo ammisi
a porre rimedio subito son corsa
ed ora Prudenza sta in una borsa”
Mina annuisce finalmente compiaciuta
L’allieva s’è salvata per grazia ricevuta
“Mia cara non ci riprovare
una seconda volta non ci tentare,
ti avviso e ti avverto, questa è la prima
se lo rifai ti impano con la farina.
Ma ora ceniamo, Prudenza è pronta
Povera ragazza, da sempre un po’ tonta”
Mia Maestra la prossima volta avremo da fare
Valeriana dovremo preparare,
ce la faremo ne sono certa
sveglie e allegre siam sempre all’erta!!
Ma ora mangiamo, la pietanza è calda
E la nostra alleanza di nuovo salda”
Dicendo questo Tara sospira
Mentre Mina lo sguardo vira
Verso la pentola che bolle sul fuoco
“Avremo di che sfamarci per un bel poco”.